Assegni delle pensioni più "pesanti" a luglio (ma non per tutti)

A luglio saranno accreditate le quattordicesime sulle pensioni. Ecco i requisiti per ottenere l'assegno "bonus"

Assegni delle pensioni più "pesanti" a luglio (ma non per tutti)

Dopo il salasso del mesi di giugno con il doppio taglio sugli assegni delle pensioni, a luglio i titolari di un trattamento previdenziale avranno un rateo più pesante. Come è noto dall'1 giugno sono entrate in scena le sforbiciate sugli assegni d'oro e anche le stangate con il conguaglio per il blocco delle rivalutazioni. Una mossa questa che di fatto ha segato (e non poco) gli assegni di milioni di pensionati. Ma a luglio (per fortuna) la musica cambia. E così arriva l'assegno bonus della quattordicesima. L'assegno extra arriverà a chi ha almeno 64 anni e un reddito complessivo che ammonta fino a 1,5 volte il trattamento minimo per quanto riguarda il fopndo pensioni dei dipendenti fino al 2016 e fino a 2 volte il minimo per quanto riguarda il fondo dal 2017. Nel dettaglio i pensionati che potranno incassare nel rateo di luglio la quattordicesima sono di fatto tutti coloro che sono rimasti al riparo dalle sforbiciate legate alla rivaluitazione. Infatti ricordiamo che le pensioni fino a tre volte il minimo hanno avuto una rivalutazione del 100 per cento, ovvero piena rispetto al costo della vita. Le cifre della quattordcesima che verrà accreditata nel mesi di luglio ammonterà tra i 437 euro e i 655 fino a 1,5 volte il trattamento minimo.

Da 1,5 a 2 volte il minimo allora il trattamento previdenziale della quattordicesima andrà da un minimo di 336 euro ad un massimo di 504. Insomma una boccata d'ossigeno per tanti pensionati che negli ultimi tempi hanno dovuto fare i conti con i tagli voluti dall'esecutivo. Lo scorso 1 giugno i pensionati sono scesi in piazza per protestare contro il governo e le sforbiciate volute dall'esecutivo gialloverde. Intanto c'è chi si prepara a presentare i ricorsi proprio contro lo "scippo" del governo. Come ricorda l'avvocato Luca Canevari (inforicorsipensioni@gmail.com) che ci spiega in che modo verrà portata avanti questa "battaglia": "Ci apprestiamo a presentare alla Corte dei Conti o al Tribunale Ordinario del Lavoro, a seconda che si tratti di pensionati ex dipendenti pubblici, ovvero di privati.

Ricordo come la Corte abbia affermato l’illegittimità delle norme di decurtazione della pensione nel caso di reiterazione delle medesime (Sentenza n. 250 del 2017)". Insomma il braccio di ferro sugli assegni è appena iniziato.

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