Atene, lo swap è un successo Draghi: "Giuste le scelte Bce"

Supera l’80% l’adesione dei privati al cambio dei titoli. Il presidente della Banca Centrale: "Ripresa ancora debole, l’inflazione fa paura". Borse Ue positive

Atene, lo swap è un successo Draghi: "Giuste le scelte Bce"

Le Borse brindano al successo dello swap dei titoli greci. Ieri tutte le piazze europee hanno cominciato a marciare a pieno ritmo quando hanno fiutato che la partecipazione all’operazione aveva superato il 75%. E pare, secondo quanto spiegato dal governo greco, che l’adesione sia molto alta, sopra l’80% anche se i dati definitivi verranno diffusi solo oggi. Lo swap comporterà una perdita di circa il 75% del valore dei 206 miliardi di titoli di Stato emessi da Atene, di cui circa 1 miliardo sono in mano a piccoli risparmiatori italiani.
Ora la Grecia potrà accedere alla tranche di aiuti da 130 miliardi promessa da Ue e Fmi ma dovrà tenere alta la guardia sul debito. Intanto ieri la Banca Centrale Europea (Bce) ha mantenuto, per il terzo mese consecutivo, i tassi di interesse al minimo storico dell’1%, ma al tempo stesso ha modificato le sue valutazioni sulla situazione. Le previsioni sulla crescita economica sono state tagliate. E anche se ora sembrano attenuarsi i rischi, su questo versante aumentano le inquietudini sull’inflazione. Ora comunque, secondo Draghi, servirà un prolungato periodo di analisi sugli effetti dei nuovi maxi prestiti alle banche prolungati a 3 anni a cui, in due riprese, sono stati concessi oltre 1.000 miliardi di euro.
«Un successo indiscutibile - ha rivendicato Draghi - i prestiti hanno avuto effetti così potenti e complessi che dobbiamo vedere esattamente come sia cambiato il quadro del credito».
Intanto i tecnici della Bce hanno nuovamente rivisto al ribasso le previsioni sul Pil dell’area euro rispetto a tre mesi fa, quando erano state già tagliate: per quest’anno si attendono tra un meno 0,5 e un più 0,3 per cento, mentre sul 2013 tra una crescita zero e un più 2,2 per cento. «Le indagini sull’attività economica hanno confermato segni di stabilizzazione - ha detto Draghi - ci attendiamo che la ripresa si avvii già da quest’anno anche se sarà molto graduale e con ulteriori rischi di rallentamento».
Se la crescita ancora latita, l’inflazione si farà sentire a causa dei rincari del petrolio, ma anche delle tasse indirette, come i rialzi su Iva e accise «ampiamente usate dai governi», ha puntualizzato Draghi, e gli aumenti sui prezzi amministrati. Tutto questo farà sì che il caro vita medio dell’area euro resterà al di sopra del 2% nel 2012, mentre sul 2013 i tecnici della Bce si attendono tra un più 0,9 e un 2,3 per cento. L’obiettivo ufficiale della Bce è mantenere il caro vita inferiore ma prossimo al 2% su un periodo di 18-24 mesi circa. Quindi al momento non si rendono necessari interventi rialzisti sui tassi, ma rispetto ad alcuni mesi fa il quadro appare mutato in peggio.
Infine il vice presidente della Bce Victor Constancio ha nuovamente escluso che accada qualcosa di simile all’operazione in corso in Grecia in altri Paesi, incluso il Portogallo. Il recente rapporto della troika dei tecnici di Ue, Bce e Fmi ha rilevato come Lisbona stia procedendo sia sul risanamento dei conti sia sulle riforme in linea con il programma previsto. Il consiglio direttivo ha poi deciso di riammettere i titoli di Stato greci quali garanzie (collaterali) per le concessioni dei suoi rifinanziamenti alle banche. Quanto alle Borse, Milano ha chiuso con un buon rialzo (dell’1,62%).

Meglio ancora ha fatto Francoforte, in crescita del 2,54%, proprio come Parigi. Anche Atene ha festeggiato con un più 3,18%. Ieri lo spread tra Btp e Bund è sceso sotto i 300 punti base a 299 per poi chiudere a 301 dai 317 di mercoledì.

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