Londra corre ai ripari, annunciando regole più stringenti per le proprie banche, tra le più colpite dalla crisi, complice le scelte non sempre trasparenti del management. Il ministro delle Finanze, George Osborne, ha infatti annunciato che la riforma del settore, che sta per approdare in Parlamento, conterrà la possibilità di imporre la separazione tra banche d'investimenti e retail, a tutela dei consumatori. Un vero «recinto ad alta tensione». «Il mio messaggio alle banche è chiaro: se una va oltre le regole, il regolatore e il Tesoro avranno insieme il potere di operare una separazione totale», ha detto il cancelliere dello Scacchiere. «Non vogliamo ripetere gli errori del passato», ha aggiunto facendo riferimento ai 65 miliardi di sterline sborsati da Londra per salvare gli istituti di credito soffocati dai titoli tossici.
Anche Berlino mostra i muscoli: secondo l'Handelsblatt è pronta una proposta di legge per regolare il settore finanziario, imponendo alle banche maggiori di compilare una sorta di «testamento» da eseguire in caso di minaccia di insolvenza: l'idea serebbe sempre imporre di separare le attività di credito da quelle speculative.
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