Economia

Al Banco Bpm la pulizia costa 60 milioni

Al Banco Bpm la pulizia costa 60 milioni

Il Banco Bpm ha chiuso il 2018 con una perdita netta di 59,4 milioni a causa del rosso da 584 milioni accusato nel quarto trimestre, quando l'istituto ha registrato rettifiche su crediti per quasi un miliardo principalmente in relazione alla maxi-cessione da 7,8 miliardi di deteriorati (nell'esercizio l'ammontare lordo delle sofferenze è stato ridotto a 13,6 miliardi). Il risultato normalizzato al netto delle componenti non ricorrenti è pari a 342,8 milioni, a fronte dei 557,8 milioni del 2017, quando il bilancio aveva beneficiato della cessione di Aletti Gestielle.

Quanto agli aggregati patrimoniali, gli impieghi netti verso la clientela sono pari a 104 miliardi (dai 107,7 di fine 2017), mentre la raccolta diretta da clientela è scesa del 2% a 101,5 miliardi. L'istituto guidato da Giuseppe Castagna ha inoltre ridotto l'esposizione ai titoli di Stato italiani a 17,7 miliardi nel quarto trimestre del 2018 dai 18,2 miliardi di settembre. Nell'intero 2018 il tagli è stato di 3 miliardi (era a 20,7 miliardi a fine 2017). È quanto emerge dalle slide di presentazione dei conti 2018. L'incidenza dei titoli di Stato italiani sul portafoglio complessivo di titoli governativi si è così ridotta al 64,1% dal 64,3 di settembre (82,1% a inizio anno). «Per il momento non consideriamo un consolidamento, pensiamo di poter avere buon 2019 da soli», ha detto ieri Castagna. Annunciando anche il ritorno al dividendo nel 2019: «Ora stiamo lavorando sul nuovo scenario e vedremo se nel corso dell'anno riusciremo a ottenere la redditività che pensiamo.

A quel punto saremo più chiari».

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