Bollette a 28 giorni, multa dell'Antitrust alle compagnie

L'Autorità ha irrogato una sanzione di 228 milioni di euro complessivi a Fastweb, TIM, Vodafone e Wind Tre. La reazione soddisfatta dei consumatori

Bollette a 28 giorni, multa dell'Antitrust alle compagnie

L'Antitrust ha irrogato una sanzione di 228 milioni di euro complessivi a Fastweb, TIM, Vodafone e Wind Tre accertando "un'intesa anticoncorrenziale relativa al repricing effettuato nel ritorno alla fatturazione mensile". Dalle indagini dell'Autorità è emerso che "i quattro operatori telefonici hanno coordinato le proprie strategie commerciali relative al passaggio dalla fatturazione quadrisettimanale (28 giorni) a quella mensile, con il mantenimento dell'aumento percentuale dell'8,6%". Nella vicenda che ha coinvolto circa 12 milioni di utenti, le sanzioni ammontano rispettivamente a 14.756.250 a Fastweb, 114.398.325 per Tim, 59.970.351, 25 per Vodafone Italia e 38.973750 per Wind Tre.

"Tale coordinamento - si legge nella nota dell'Antitrust - era sotteso a mantenere il prezzo incrementato, vanificando il confronto commerciale e la mobilità dei clienti". L'Antitrust aveva adottato, nel marzo 2018, delle misure cautelari che, grazie alle specifiche modalità e tempistiche, avevano effettivamente impedito l'attuazione dell'intesa.

Nell'imporre le sanzioni l'Autorità "ha bilanciato la necessità che esse abbiano efficacia deterrente rispetto a possibili future condotte concertate tra i suddetti operatori e, d’altro canto, l’esigenza che le stesse non siano ingiustificatamente afflittive. Nel far ciò anzitutto essa ha tenuto conto della circostanza che gli effetti dell’intesa sono stati evitati applicando per la prima volta delle misure cautelari, che peraltro hanno comportato una riduzione dei prezzi in misura differenziata per i clienti degli operatori oggetto del procedimento prima che il repricing fosse completato. In secondo luogo, l’Autorità ha considerato la specificità delle condotte accertate nel contesto dei mercati delle telecomunicazioni fisse e mobili, nonché le condizioni di concorrenza del settore, sia in termini di prezzi che di investimenti tecnologici necessari per garantirne lo sviluppo".

Le reazioni

"Esprimiamo la nostra massima soddisfazione per la decisione dell’Antitrust che ha confermato quello che avevamo denunciato ormai 2 anni fa: le compagnie telefoniche hanno fatto cartello sulla vicenda delle tariffe a 28 giorni soffocando la libertà di scelta e il risparmio degli utenti. È arrivato il momento che le compagnie telefoniche mettano fine a tutti gli stratagemmi - dai costi nascosti alle offerte poco trasparenti - ai danni degli utenti e recuperino la fiducia dei consumatori", ha dichiarato Ivo Tarantino, Responsabile Relazioni Esterne Altroconsumo.

"Vittoria per i consumatori! Era ora - ha esultato Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori -.

Dopo due anni dall'inizio dell'istruttoria, aperta il 7 febbraio 2018, il procedimento si chiude finalmente con una condanna delle compagnie telefoniche. La telenovela, purtroppo, non è ancora finita, dato che le compagnie impugneranno al Tar. Ma almeno si è messo un punto importante in questa triste vicenda".

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