Borsa in crescita nel 2014. Ma occhio ai rialzi

Per Piazza Affari c'è ancora un buon spazio di crescita dopo il rally registrato nel 2013 (+16% il Ftse Mib) e il positivo inizio dell'anno nuovo avviato con un guadagno dello 0,8 per cento. Lo sostengono gli analisti secondo cui il listino tricolore è rimasto eccessivamente indietro rispetto a quelli europei e alla piazza di Wall Street. Per Credit Suisse, poi, Milano potrebbe beneficiare, nei prossimi mesi, di alcuni elementi propri e non ancora tenuti in debito conto dagli investitori, come l'avvio del processo di riforme e l'inizio dei pagamenti pregressi da parte della Pubblica amministrazione.
Certo, dopo i recenti rialzi di Borsa, occorre comunque procedere con una più attenta selezione dei titoli su cui investire. Gli analisti lo chiamano stock picking e, in vista dei prossimi dodici mesi, i broker stanno iniziando a pubblicare le proprie liste di prescelti.
Credit Suisse punta su una triade tricolore: Mediaset, Prysmian e Snam. Equita ha invece proposto, oltre a cinque titoli europei, una top ten tricolore: Campari, Danieli risp, Fiat, Indesit, Interpump, Iren, Unicredit, Unipol Sai ord, Unipol priv, World Duty Free. La scelta di Banca Imi sul 2014 è per una magnifica dozzina, con una forte attenzione alle pmi e composta da: Azimut, Brembo, Buzzi Unicem, D'Amico, Elica, Enel Green Power, Erg, Generali, Indesit, Prima Industrie, Sogefi, Unicredit e Yoox.
Quanto ai money maker non c'è dubbio, questi continuano a prediligere i gruppi esposti verso i mercati esteri, meglio se emergenti, nonostante molte di queste società abbiano corso già nel 2013. Non solo.
All'attenzione dei gestori sta tornando anche il comparto finanziario: le attese di ripresa economica e le valutazioni particolarmente attraenti, fanno emergere occasioni di acquisto anche tra i campioni nazionali del settore, senza neppure dover effettuare scommesse particolarmente ardite sulle delicate storie di ristrutturazioni in corso.
Lusso, made in Italy, industriali, assicurazioni e banche, sono queste le parole d'ordine di Filippo A. Diodovich, strategist di Ig Italia che, su queste basi, scommette per il 2014 su: Autogrill, Campari, Exor, Ferragamo, Fiat, Geox, Intesa Sanpaolo, Prysmian, Unicredit e UnipolSai.
Al di là poi dei fondamentali, Equita punta su un pizzico di speculazione e propone una cinquina per cui il 2014 potrebbe rivelarsi l'anno della svolta. A iniziare da Fiat, che ha brindato al nuovo anno con l'acquisizione della quota di minoranza di Chrysler, un vero asso nella manica del Lingotto posto che la partecipata americana rappresenta il 60% del giro d'affari e il 90% dell'utile della gestione ordinaria del gruppo, oltre a garantire la generazione di cassa all'interno di una società che, invece, di cassa ne brucia parecchia.
Nei prossimi mesi sarà portata avanti l'integrazione tra i due gruppi, il nuovo business plan in aprile, la quotazione a New York e, probabilmente, la ricerca di un nuovo partner industriale, con un occhio particolare al continente asiatico; per il Lingotto c'è spazio per un «ulteriore upside» grazie al «pieno sfruttamento delle sinergie».
Anche per UnipolSai, al debutto proprio domani, il driver sono le sinergie promesse dalla fusione a quattro finalmente operativa che ha dato vita al primo gruppo assicurativo italiano nel ramo danni.


Per quanto invece riguarda i titoli privilegiati della compagnia assicurativa, il broker punta sulla possibile conversione nei prossimi mesi. Indesit e Iren potrebbero, infine, a giudizio di Equita, diventare presto protagoniste dell'M&A dei relativi settori.

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