Economia

Cassette postali addio: l'authority ne taglia un terzo

Nel territorio scenderanno da 46 a 29mila. E Poste lancia un'Opa da 187 milioni su Net Insurance

Cassette postali addio: l'authority ne taglia un terzo

L'Authority delle Comunicazioni ha varato i «nuovi criteri di distribuzione delle cassette di impostazione nell'ambito del servizio universale», affidato a Poste Italiane. Si tradurranno in una riduzione del numero (nell'ordine di un taglio da 46.500 a 29mila, come confermano addetti ai lavori) considerando «l'evoluzione del mercato postale che ha portato negli ultimi anni ad una drastica riduzione dei volumi postali accettati attraverso le cassette di impostazione fino a rappresentare solamente una percentuale di circa il 3% del volume totale, con un trend di diminuzione di oltre il 20% annuo». Si conferma comunque «uanto già attualmente previsto dal Decreto Scajola ossia la presenza di almeno una cassetta d'impostazione nei Comuni con popolazione fino a 1.000 abitanti e la presenza di una cassetta d'impostazione presso ogni ufficio postale, nonché in luoghi di elevato transito quali stazioni ferroviarie, aeroporti, capolinea dei mezzi di servizio pubblico urbano ed extraurbano».

Meno lettere, ma più servizi. É infatti di ieri la notizia che Poste cresce nel settore bancassurance con Net Insurance. Dopo Lis, la ex Lottomatica, il gruppo guidato da Matteo Del Fante prosegue l'opera di diversificazione del business portando in casa un campione della cessione del quinto. Un percorso di crescita che passa per un'Opa.

Allo scopo, Poste Vita ha lanciato un'offerta pubblica di acquisto sulle azioni del gruppo Net Insurance quotato su Euronext Star. Un affondo per il quale del Fante ha messo sul piatto 9,50 euro ad azione (corrispondente a un premio del 28%), mentre il corrispettivo che sarà offerto per ciascun warrant è pari a 4,81 euro (per un premio del 60%). L'impegno finanziario sarà di circa 187 milioni e l'offerta sarà promossa tramite un veicolo societario che sarà costituito nella forma di società per azioni di diritto italiano e che sarà direttamente controllato da Poste Vita (BidCo).

Ibl Banca, attuale azionista di Net Insurance con una partecipazione del 26,64%, e l'ad di Net Insurance Andrea Battista hanno assunto specifici impegni di adesione alle offerte e saranno dunque considerati come persone che agiscono di concerto. In particolare Ibl Banca dopo aver portato in adesione il 26,4% comprerà e deterrà una quota del 40%, mentre l'ad rimarrà con il 2 per cento.

A livello strategico, l'operazione consentirà a Poste Vita, in coerenza con gli obiettivi del piano 2024 del gruppo di conseguire una significativa crescita nel segmento assicurativo danni/protezione. Inoltre, l'operazione è volta a realizzare una partnership strategica e commerciale di lungo periodo con Ibl. Net Insurance opera anche nel settore protezione e in parte anche in quello che viene denominato insurtech grazie ad accordi con partner tecnologici.

La preda si è quotata nel 2013 sul segmento Egm a 20,10 euro fino a scendere a 3,3 euro nel 2018.

Nel 2018 la Spac Archimede spa, promossa da Andrea Battista, Gianpiero Rosmarini e Matteo Carbone ha rilevato il 30% della società per poi fonderla con Archimede.

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