Economia

Confindustria, Regina sceglie il ticket con Vacchi

Il candidato romano si ritira e si schiera con l'industriale bolognese

La corsa a quattro per il vertice di Confindustria ha perso per strada un concorrente. Aurelio Regina sarebbe, infatti, pronto a rinunciare alla poltrona per sostenere il bolognese Alberto Vacchi. L'uscita di Regina sarebbe nata sulla scia della spinta di una forte base confindustriale che ha chiesto di ridurre il numero dei candidati e di arrivare ad alleanze. Ma sulla scelta dell'imprenditore capitolino avrebbe pesato anche il timore di non conquistare abbastanza consensi per raggiungere il quorum assembleare. L'annuncio potrebbe arrivare con il passaggio chiave di domani alle 16 quando, ultimate le consultazioni, la commissione dei tre saggi ne riferirà nella sede di Assolombarda l'esito ai candidati che si troveranno così di fronte ai primi numeri ufficiali sul consenso riscosso. Gli stessi saggi hanno registrato l'indicazione di diversi industriali che hanno sollecitato la soluzione del ticket Vacchi-Regina. Non è però scontato che chi ha finora sostenuto il presidente del Sigaro Toscano, nonché ex vice di Giorgio Squinzi, sia automaticamente disposto ad appoggiare il candidato bolognese sponsorizzato dal past president Luca Cordero di Montezemolo. Anzi. Pare che l'appoggio degli industriali romani a Regina fosse condizionato esplicitamente alla sua candidatura. Una volta decaduta, varrebbe dunque il liberi tutti. Di certo, tutti si aspettano che in Consiglio Generale arriveranno solo due nomi. Ovvero Vacchi e l'avversario Vincenzo Boccia. Resta, dunque, da capire cosa farà il terzo rimasto finora in gara ovvero il bresciano Marco Bonometti: si ritirerà spontaneamente nelle prossime ore o rischierà di farsi mandare fuori pista dai saggi? E chi si avvantaggerà del suo ritiro? Difficile immaginare che Bonometti passi dalla parte di Vacchi.

Ma i suoi tifosi quale curva sceglieranno?Qualche novità potrebbe arrivare oggi: il tour dei saggi farà tappa a Verona per sondare le territoriali di Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia. CC

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