A dispetto della politica governativa dei tagli lineari alla spesa sanitaria, è possibile ottenere risparmi di pari rilievo mettendo in primo piano l'efficienza del sistema. Se con le riduzioni drastiche e inelastiche si rischia di colpire anche là dove non è giusto o necessario, applicando un metodo di organizzazione e di ottimizzazione aziendale, il Lean Six Sigma, è possibile andare alla radice della qualità e dell'efficienza dei processi, e ottenere risparmi attraverso comportamenti virtuosi.
La proposta viene dalla Fondazione Msd Italia, organismo italiano che fa capo alla multinazionale farmaceutica Merck. L'idea, trasmessa dal suo presidente Pierluigi Antonelli al ministro della Sanità Balduzzi attraverso un pubblico incontro – è quella di applicare al sistema sanitario italiano il metodo manageriale Lean Six Sigma, di estrazione industriale. Di che cosa si tratta? Il Lean Six Sigma è una strategia di miglioramento continuo che si focalizza sulla qualità di prodotto e sulla velocità di processo.
Nasce dalla sinergia di due metodi: il Six Sigma e la Lean Production, che negli ultimi anni hanno contribuito alla svolta nella gestione dei processi industriali. Il Six Sigma si focalizza sulla variabilità, riducendo la difettosità di processo, la Lean Production contribuisce a tagliare sprechi, migliorando l’utilizzo delle risorse e dei tempi di ciclo. Applicando il Lean Sigma è possibile rivoluzionare le prestazioni d’efficienza in ogni area aziendale, a livello di prodotto e di processo, creando in azienda la consapevolezza dell’importanza di un modo nuovo di agire e di concepire il miglioramento continuo. E', attualizzato ed evoluto, il vecchio tema della qualità.
Tutto questo – sostiene Antonelli – può essere applicato proficuamente a un intero settore dello Stato. Quali potrebbero essere i risultati? Là dov'è stato applicato, le percentuali di risparmio sono state notevoli. Utilizzato per la prima volta in Giappone, alla Toyota, esso ha sempre ottenuto importanti riduzioni di inefficienze, valutate nel 3,2% nel settore farmaceutico, nell'1,6% nel biomedicale, nel 2,3% nella chimica. Tra le aziende che hanno maggiormente beneficiato del Lean Six Sigma, si citano Motorola (4,5% di risparmi), Ford (2,3%), Honeywell (2,4%). Se applicato alla Sanità, il range di recupero di efficienza è stimabile tra l'1 e il 3% del volume complessivo dei costi: che sui 113 miliardi all'anno significa pur sempre tra 1 e 3 miliardi di euro. A ciò si aggiunge l'elemento non trascurabile dei risparmi ottenuti attraverso l'ottimizzazione dei processi e la virtuosità dei comportamenti, e non con tagli uguali per tutto e per tutti, che rischiano sempre l'iniquità. E’ il bisturi a confronto con l'accetta.
Dai tagli inseriti nella legge di Stabilità sarebbe investita pesantemente l'industria farmaceutica in Italia (25 miliardi di fatturato, 61% di export, 65mila dipendenti, 6mila ricercatori) che vedrebbe messi a dura prova i suoi conti, mentre le imprese straniere insediate nel nostro Paese – come ha sottolineato Antonelli – si troverebbero nelle condizioni di rivedere la propria presenza in Italia.
Merck,
secondo gruppo farmaceutico al mondo, presente in 140 Paesi con 93mila dipendenti, ha un giro d'affari annuo di 48 miliardi di dollari. In Italia (dove il suo nome è Msd) fattura 800 milioni di euro, e occupa 1.700 dipendenti.
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