Ecco il "venerdì nero" Il fisco incassa tasse per 14,6 miliardi di euro

Le piccole imprese dovranno versare insieme l’Iva al 21%, le rattenute Irpef dei dipendenti e la tassa di vidimazione dei libri contabili. Uno "stress test" per il sistema.

Ecco il "venerdì nero"  Il fisco incassa tasse per 14,6 miliardi di euro

Negli Stati Uniti il “black Friday”, cioè il venerdì che segue il Giorno del Ringraziamento, è la giornata degli acquisti: attirati dai fortissimi sconti che durano soltanto un giorno, i consumatori americani si mettono in coda all’alba sulle porte dei megastore per comprare di tutto, dai computer agli occhiali da sole. Anche l’Italia ha il suo black Friday, ma è molto meno festaiolo di quello statunitense. Venerdì 16 marzo, il popolo delle partite Iva e delle piccole imprese, oltre cinque milioni di persone, dovrà infatti mettere mano al portafogli per versare al Fisco una, questa sì vera e propria, "paccata di miliardi". Secondo i calcoli fatti dalle associazioni artigiane finiranno nelle fameliche fauci dell’Erario ben 14 miliardi e 600 milioni di euro.

La Confederazione artigiani di Mestre stima che, al netto dei contributi previdenziali dovuti all’Inps, i piccoli imprenditori dovranno versare 4,9 miliardi di ritenute Irpef per conto dei dipendenti e dei collaboratori, 9,3 miliardi di Iva e 400 milioni di euro di tasse per la vidimazione dei libri sociali. Il combinato disposto delle manovre estive del governo Berlusconi e del decreto “salva Italia” del governo Monti incomincia così a farsi sentire pesantemente sulle piccole imprese, e questo avviene proprio mentre nelle buste paga di marzo fanno capolino i prelievi retroattivi delle addizionali locali sull’imposta sui redditi. Le imprese che hanno le scadenze trimestrali, spiegano alla Cgia di Mestre, verseranno per la prima volta l’Iva al 21%. E con la poca liquidità a disposizione c’è il rischio che molte aziende non siano in grado di corrisponderla per intero.

In una fase in cui le imprese, soprattutto quelle di piccolissime dimensioni,

sono a corto di liquidità e subiscono la stretta creditizia da parte delle banche, questa scadenza rischia di trasformarsi in un vero e proprio “stress test” per misurare la tenuta finanziaria del nostro sistema produttivo.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica