Economia

Enel compra il sole dell'Australia e spinge l'estero

Realizzerà il maggiore parco solare del Paese, investimento da 157 milioni

Enel compra il sole dell'Australia e spinge l'estero

Enel entra nel mercato verde dell'Australia e dà la scossa a due linee chiave del piano: lo sviluppo delle rinnovabili e la diversificazione sui mercati internazionali. Così, dopo Europa, America Latina, Asia e Africa, il gruppo guidato da Francesco Starace ha conquistato un nuovo continente spingendo al rialzo la quota di ebitda potenziale generata all'estero che, a fine 2016, era oltre il 57%. Da Roma a Canberra, per la realizzazione del progetto solare più grande del Paese, Enel opererà attraverso la controllata Enel Green Power. In joint-venture con Dif, un fondo infrastrutturale olandese specializzato nel settore, il gruppo realizzerà un impianto da 275 megawatt (Bungala Solar) con un investimento di 315 milioni di dollari (157 milioni sarà la quota in capo a Enel). L'accordo prevede che i due partner contribuiscano con capitale, ma è in programma anche il coinvolgimento di un consorzio di banche per sostenere l'investimento con un'operazione di project financing. L'operazione prevede più step e, al momento, è stato chiuso l'accordo per realizzare i primi 137,5 megawatt. In ogni caso, l'intero impianto dovrebbe entrare in esercizio nel terzo trimestre del 2018. Si tratta di un sito che genererà circa 570 gigawatt di energia elettrica ogni anno, equivalenti alla domanda di 82 mila famiglie australiane.

«L'acquisizione del più grande progetto fotovoltaico dell'Australia è un importante progresso per il gruppo Enel - ha dichiarato l'ad Francesco Starace - Il mercato australiano delle energie rinnovabili è caratterizzato da abbondanza di risorse e da una domanda in crescita». Basti pensare che oggi l'Australia è alimentata per due terzi da fonti fossili e l'energia da fonti rinnovabili riesce a coprire solo il 10% del totale. Si tratta, dunque, di un mercato ad alto potenziale. Secondo uno studio dell'Università di Melbourne, il Paese punta a mutare il 90% della produzione energetica nazionale fondata su carbone e gas naturale, in un 100% green.

Sempre ieri, Enel ha acquisito per 400 milioni un ulteriore 13,6% del capitale delle controllate rumene E- Distributie Muntenia ed Enel Energie Muntenia, società di distribuzione e vendita di energia elettrica operanti nella regione rumena di Muntenia. A seguito dell'operazione, Enel ha quindi aumentato la propria partecipazione al 78%. L'operazione è stata possibile dopo una lite arbitrale sul prezzo che ha visto Enel vincente rispetto alla richiesta rumena (580 milioni). Inoltre è coerente con il driver del piano strategico 2017-2019 che prevede la destinazione di circa 2 miliardi ad operazioni relative all'acquisizione di partecipazioni di minoranza (oltre che all'eventuale acquisto di azioni proprie).

Zavorrata da una Piazza Affari negativa Enel ha chiuso la seduta di ieri in ribasso dell'1% a 4,35 euro.

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