Da Fca un miliardo ai soci. Ginevra, no dei big al salone

Cedola di 65 cent: mancava da 8 anni. Dopo il flop di Detroit disertano Ford, Volvo, Opel, Hyundai

Da Fca un miliardo ai soci. Ginevra, no dei big al salone

È finita un'attesa lunga quasi dieci anni. Fca torna al dividendo e distribuirà quasi un miliardo ai soci. L'annuncio arriva in un momento delicato per l'industria dell'auto stretta tra dazi, Brexit, crisi del diesel e piani di ristrutturazione. La prova sta nelle assenze di peso (Hyundai, Ford, Volvo, Opel, Ds, Jaguar e Land Rover) che si faranno notare all'89ma edizione del salone di Ginevra in programma dal 7 al 17 marzo.

Ieri il cda di Fca ha deliberato di proporre agli azionisti nell'assemblea del 12 aprile la distribuzione di una cedola ordinaria pari a 0,65 euro per azione (che si colloca nella parte più alta delle attese degli analisti) corroborata da un esborso extra di due miliardi legato alla cessione di Magneti Marelli. Il Lingotto rompe così un digiuno che durava da quasi un decennio: l'ultimo stacco risale all'aprile 2011, ancora prima della fusione con Chrysler. Al salone svizzero si cercherà però di capire quali intenzioni ha sull'Italia, l'ad Mike Manley, dopo l'annuncio della revisione dell'investimento di 5 miliardi. Per ora si sa solo che nelle fabbriche continuano i lavori di messa a punto delle linee in vista dei nuovi modelli e delle motorizzazioni elettrificate. L'impressione è che il Lingotto attenda di capire gli effetti sulle vendite dell'imminente ecotassa.

Se Manley sarà a Ginevra, marcheranno visita Hyundai, Ford, Volvo, Opel, Ds, Jaguar e Land Rover. Assenze compensate da alcune new entry, un centinaio tra anteprime mondiali ed europee, e un forum dedicato a tecnologie e mobilità del futuro. Ma anche il Salone non sfugge al contagio che da qualche tempo vede le rassegne dedicate alle auto non rappresentare più una priorità per i costruttori. Gli investimenti vengono sempre più dirottati sulle fiere dell'hi-tech, del design e sulle formule che privilegiano la passione e il mix tra auto e natura.

«Il problema delle rinunce esiste - afferma il presidente del Salone di Ginevra, Maurice Turrettini - ma è anche vero che queste defezioni sono inferiori rispetto ad altre rassegne. In compenso abbiamo 34 nuovi espositori. Il nostro Salone resterà a marzo e non cambierà data, come hanno invece deciso gli organizzatori dell'Auto Show di Detroit. Da parte nostra, crescerà l'attenzione verso il tema della mobilità. Dovremo cambiare il regolamento».

Con i carrozzieri e i centri stile italiani, insieme alla Ferrari che lancerà il primo bolide della gestione John Elkann-Louis Carey Camilleri, è presente in forze il gruppo Fca. Sugli stand saranno celebrati i 120 anni del marchio Fiat con una serie speciale della famiglia 500.

L'appuntamento numero 89 al Palexpo svizzero coinciderà con il ritorno ufficiale di Walter De Silva nel ruolo di designer nell'automobile. L'ex responsabile dello stile di Alfa Romeo e successivamente del design di tutto il gruppo Volkswagen, impegnato da tre anni a creare calzature esclusive per donna, presenterà sullo stand della società cinese Arcfox, divisione del colosso Baic che produce vetture al top, la sua idea di crossover a propulsone elettrica.

Questo concept, battezzato Ecf (Electric Concept Fox) verrà esposto anche al Salone di Shanghai. «Al Palexpo di Ginevra - anticipa De Silva - ripropongo un crossover nel rispetto dell'identità della marca e all'insegna del concetto, a me caro, di essenzialità. Sarà il pubblico a giudicare».

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