Fca rischia una tegola da 740 milioni per la CO2

Sale l'esigenza di uno sposo forte sull'elettrico, occhi su Renault-Nissan. Nei guai anche Vw

Fca rischia una tegola da 740 milioni per la CO2

I gruppi automobilistici sono chiamati ad accelerare la strategia green per trovarsi pronti, nel 2021, a soddisfare le severe norme Ue sulle emissioni di CO2: l'obiettivo, per il parco flotte, è di 95 grammi/km. AlixPartners ha dedicato allo spinoso tema il suo Global automotive outlook annuale, elecando chi, come Volvo e Toyota, oltre a non essere soggetto a sanzioni, potrebbe vendere «eco-crediti» ad altri costruttori; e chi, invece, rischierebbe multe salate. Ecco allora AlixPartners mettere in conto una tegola fino a 1,83 miliardi su Volkswagen e Fca, in pratica almeno 746 milioni sia per Wolfsburg sia per Torino. L'analisi della società di consulenza evidenzia le difficoltà da parte del settore ad arrivare al 2021 con i limiti di CO2 in regola.

Gli obiettivi stringenti fissati dall'Ue impongono ancora di più l'urgenza, per Fca, in ritardo rispetto ai concorrenti sull'elettrificazione delle singole gamme, di trovare un partner con cui condividere investimenti («più che mai ai massimi livelli», sottolinea lo studio), piattaforme e tecnologie. Le nozze con Renault e il successivo riassorbimento di Nissan andavano proprio in questa direzione. Resta da vedere se le parti, sistemati gli equilibri tra Parigi e Yokohama, torneranno a trattare. O se Fca troverà una nuova opportunità, tenuto conto delle parole dell'ad Mike Manley, secondo cui il gruppo è comunque in grado di procedere da solo. Il tema dei rapporti tra Renault e Nissan, è stato affrontato ieri ai massimi livelli tra il presidente francese Emmanuel Macron e il premier giapponese Shinzo Abe. Nell'incontro non si è fatto cenno, viene riferito, alla svanita fusione di Renault con il Lingotto.

Macron e Abe hanno ribadito la necessità di «sviluppare le sinergie e le alleanze in modo tale da rendere l'unione tra Renault e Nissan più forte di fronte alla concorrenza internazionale».

Ma il nodo più difficile da sciogliere riguarda sempre lo sbilanciamento delle quote azionarie verso Renault, particolare che Nissan intende ridiscutere, aprendo così per l'Alleanza un nuovo corso. A quel punto, magari insieme a Fca,

Il Lingotto, intanto, in attesa di lanciare la Fiat 500 elettrica e le prime Jeep con motore ibrido ricaricabile, modelli importanti per riequilibrare la media delle emissioni di CO2, proprio ieri ha mostrato in anteprima il Ducato elettrico di Fiat Professional. Arriverà nel 2020 con un'automonia di 360 chilometri. Per rispettare la normativa sulle emissioni, Fca - come riporta lo studio di AlixPartners - seguirà in particolare la via della compensazione, acquitando crediti green da altri, tra i quali la californiana Tesla.

AlixPartners, intanto, guarda al mercato dell'auto nei prossimi tre anni, che stima piatto o, al

peggio, in calo: «Una situazione difficile da gestire». La considerazione finale: visti i marigini sempre più limitati a causa della transizione dai motori termici a quelli elettrici, Case e fornitori sono attesi da tempi duri.

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