Fed verso freno acquisti Bce, ipotesi tassi sotto zero

Fed verso freno acquisti Bce, ipotesi tassi sotto zero

La Federal Reserve se n'è accorta da tempo: per mandare in porto il tapering senza far danni servirà un'abilità chirurgica. Ecco perchè, ormai da settimane, la banca centrale guidata da Ben Bernanke evita accuratamente di indicare una data entro cui saranno ridotti gli stimoli economici. Lo stesso copione è riproposto nelle minute dell'ultima riunione del Fomc (il braccio di politica monetaria della banca Usa), pubblicate ieri. La banca centrale, si legge nei verbali, de, «si attende che i dati economici confermino la prospettiva di miglioramento delle condizioni di mercato e questo garantirebbe un calo degli acquisti di asset nei prossimi mesi».
Insomma, nulla è stato ancora deciso, nonostante James Bullard, presidente della Fed di St. Louis nonchè noto «falco», abbia pensato bene ieri di mischiare le carte sostenendo che sul tavolo dei membri del Fomc potrebbe finire già a dicembre l'opzione tapering se l'andamento dell'occupazione a novembre sarà risultato solido. Una presa di posizione controcorrente rispetto a quella espressa, appena poche ore prima, da Ben Bernanke: «L'economia americana - aveva detto il presidente - è ancora lontana da dove la Fed vorrebbe che fosse. Ci vorrà ancora del tempo prima che la politica monetaria torni alla normalità».
Visto che il modo di comunicare l'avvio dell'exit strategy, per quanto graduale, rappresenta ancora un rebus, l'istituto sta comunque valutando misure alternative per controbilanciare gli effetti del tapering e continuare ad alimentare la ripresa. È così allo studio il taglio di 25 punti base degli interessi che la Fed paga alle banche sulle riserve da 2.500 miliardi di dollari che esse hanno accumulato come risultato del programma di acquisto di bond.
Sul versante Bce sono intanto attese ulteriori manovre espansive in modo da sorreggere una ripresa debole e già minata dalla deflazione. Tra queste, un abbassamento dei tassi sui depositi presso la banca centrale sotto lo zero (a -0,1%). Un'ipotesi non esclusa da Mario Draghi e che, secondo alcune fonti interpellate dall'agenzia Bloomberg, sarebbe già al centro delle discussioni del board Eurotower.

L'intento è quello di indurre le banche a ritirare la liquidità parcheggiata nei caveau dell'istituto di Francoforte per poi incanalarla verso l'economia reale. Draghi ha altre due armi a disposizione: un ulteriore taglio al tasso di riferimento, sceso questo mese allo 0,25%, e la «cartuccia» di una terza Ltro con cui iniettare liquidità nelle banche.

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