Le Ferrovie spingono gli utili con le Frecce

Nel semestre profitti a 285 milioni (+2,5%) Bene i ricavi, ma c'è il nodo dei regionali

Le Ferrovie spingono gli utili con le Frecce

Le Frecce fanno correre gli utili di Ferrovie dello Stato: ma frenano i ricavi dei treni regionali. Un dualismo all'interno del trasporto ferroviario resta, nonostante i dati del semestre confermino l'andamento positivo della gestione registrato negli ultimi anni e il pieno allineamento con gli obiettivi. Si tratta della prima semestrale approvata dal nuovo cda con l'ad Michele Elia, ma i numeri riflettono pienamente ancora il periodo «morettiano».

Il risultato netto di periodo, pur scontando il peggioramento del saldo proventi e oneri finanziari di 47 milioni, in parte connesso agli interessi verso i sottoscrittori dei prestiti obbligazionari quotati emessi da FS nel luglio e nel dicembre 2013, si attesta in questo primo semestre dell'anno a un valore di 285 milioni con una crescita del 2,5% rispetto al 30 giugno 2013. Bene il risultato operativo (Ebit), aumentato del 13,5% a 438 milioni, nonostante il maggior peso degli ammortamenti, delle svalutazioni e perdite di valore - prevalentemente per l'allineamento al valore di mercato di alcuni terreni e fabbricati - e accantonamenti, per l'incremento del fondo gestione bilaterale di sostegno al reddito.

L'Ebitda è cresciuto dell'8,1%, superando il miliardo di euro. Tale risultato deriva, tra l'altro, dall'aumento dei ricavi operativi pari a 44 milioni (+1,1%), trainato dalla crescita dei ricavi da servizi di trasporto che vedono la positiva performance delle «Frecce» (+58 milioni di euro), cui va ad aggiungersi il decremento registrato dai costi operativi pari a 33 milioni, in calo di circa l'1% rispetto al corrispondente semestre precedente. In particolare è diminuito di 26 milioni il costo del personale - in prevalenza per la riduzione dei dipendenti a ruolo - ma sono aumentati di 46 milioni i costi per servizi, principalmente per spese di trasporto, manutenzioni e riparazioni di beni mobili e immobili, nonchè maggiori accantonamenti per contenzioso civile.

Nel confronto con i dati dello stesso periodo 2013 continuano inoltre a crescere, con andamento pressoché costante, anche gli altri risultati intermedi di periodo; il risultato prima delle imposte aumenta, rispetto all'analogo dato 2013, di 5 milioni (+1,5%).

Non basta, invece, l'incremento delle tariffe operato da alcune Regioni - a copertura, seppure parziale, della generale riduzione dei corrispettivi pagati dagli enti locali a Trenitalia - a frenare l'emorragia di ricavi

del trasporto regionale: quasi tre milioni in meno(ma cresce il servizio passeggeri su gomma). In compenso, guadagna il trasporto merci: 22 milioni di ricavi, equamente suddivisi fra Italia ed estero, Germania in primis.

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