Mediaset, Vivendi sale al 12,3%. E Fininvest denuncia i francesi

Scalata di Vivendi che arriva al 12,3%. Fininvest sale al 39% e denuncia i francesi per manipolazione di mercato. Boom del titolo su Piazza Affari

Mediaset, Vivendi sale al 12,3%. E Fininvest denuncia i francesi

È guerra aperta su Mediaset dopo che Vivendi è salita al 12,32% della società italiana. Fininvest ha già presentato alla procura di Milano e, per conoscenza, alla Consob una denuncia per manipolazione del mercato nei confronti della società francese. Una decisione maturata prima ancora di conoscere l'aggiornamento della quota di Vivendi, comunicata oggi a Borsa chiusa.

L'atto di Fininvest è stato predisposto dall'avvocato Niccolò Ghedini e fa seguito al comunicato di ieri sera in cui "la società francese annunciava di detenere oltre il 3% di Mediaset e di essere intenzionata a raggiungere una quota fino al 20% della stessa Mediaset". Dopo l'annuncio della mossa legale, è arrivata una nuova comunicazione dal gruppo francese. Vivendi ha superato le soglie sensibili del 5% e del 10% del capitale arrivando a possedere il 12,32%. Una mossa che ha spinto il titolo su Piazza Affari facendo chiudere la seduta in rialzo del 31,8% a 3,58 euro.

In serata Fininvest ha fatto sapere di aver acquistato 27,6 milioni di azioni ordinarie di Mediaset e di aver stipulato un contratto con il diritto di rilevare, nella giornata di domani, altre 14mila azioni, per un acquisto complessivo di 41.663.526 azioni ordinarie Mediaset pari al 3,527% dell'intero capitale sociale. La partecipazione di Fininvest in Mediaset "raggiungerà in tal modo il 38,266% dell'intero capitale sociale ed il 39,775% del capitale avente diritto di voto (al netto delle azioni proprie, pari al 3,795%)".

La Consob avrebbe acceso il faro sulla scalata "già in mattina" per gli accertamenti di ruotine sul titolo, dopo gli acquisti record in Borsa. Vivendi, secondo la normativa vigente, ha cinque giorni a Borsa aperta per comunicare alla Consob l'ulteriore aumento della quota in Mediaset. In questa comunicazione, in virtù dell'obbligo di trasparenza cui è improntata la disciplina, vi sarà l'obbligo per la società di specificare se la quota è potenziale (acquisti attraverso opzioni, derivati) e la data in cui è stata acquisita. Si tratta di informazioni che una società, in caso di comunicazione volontaria al mercato, può invece non fornire. Il mercato scommette su una scalata. E Fininvest la considera ostile.

Nella nota di lunedì sono sintetizzate le intenzioni del gruppo guidato da Vincent Bollorè che "intende continuare ad acquistare azioni Mediaset in base alle condizioni del mercato, fino a diventare, ove possibile, il secondo maggiore azionista industriale di Mediaset, con una partecipazione che, in un primo tempo, potrebbe rappresentare tra il 10% e il 20% del capitale di Mediaset". Una nuova dichiarazione di guerra, nell'interpretazione della società del Biscione, dopo il mancato accordo su Premium e l'inizio della contesa giudiziaria tra i due gruppi. "Vivendi - hanno fatto sapere da Fininvest - deve sapere che non intendiamo arretrare neppure di un passo dalla sua posizione di azionista di riferimento di Mediaset, e che si tutelerà in tutte le sedi e con tutti i mezzi per bloccare quello che ritiene non una normale operazione di mercato ma un gravissimo inganno che delle leggi del mercato fa scempio". La stessa Mediaset ha, poi, sottolineato di essere all'oscuro "dell'attacco francese" e ha rimarcato come le intenzioni di Vivendi, fin da subito, erano di "passare da un accordo industriale a un tentativo di scalata".

Un disegno che "appare ancora più grave oggi in quanto il voltafaccia estivo ha provocato una perdita di valore di Borsa della società di circa il 30%, perdita di cui Vivendi si avvantaggia oggi investendo massicciamente sul mercato". Da qui, le decisione di passare ancora una volta alle vie legali.

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