È proseguito, a settembre, il momento positivo iniziato in agosto dall'intero sistema italiano del risparmio gestito: il saldo tra nuove sottoscrizioni e riscatti si è attestato a quota 530 milioni. Le gestioni collettive, in cui confluiscono i fondi comuni aperti e quelli chiusi, archiviano un attivo per 1,6 miliardi grazie soprattutto ai fondi aperti che hanno accumulato oltre 1,4 miliardi di raccolta netta mensile. All'interno delle singole macro categorie di fondi comuni si sono distinti nel mese i prodotti a indirizzo obbligazionario, che hanno raccolto sottoscrizioni pari a 1,8 miliardi di euro, e i fondi flessibili che hanno registrato un avanzo mensile pari a 1,3 miliardi; in territorio negativo, invece, la raccolta netta mensile dei fondi azionari (meno 378 milioni), bilanciati (meno 41 milioni), hedge fund (meno 136 milioni) e soprattutto dei monetari (meno 1,1 miliardi): da segnalare che i fondi di quest'ultima categoria hanno visto scendere ulteriormente la propria quota di mercato, dal 7,9% di agosto al 7,7% di settembre.
Saldo mensile negativo per le gestioni di portafoglio, a cui fanno capo le gestioni retail e quelle per investitori istituzionali: nell'ultimo mese la differenza tra nuove sottoscrizioni e disinvestimenti ha toccato quota -1,1 miliardi di euro. Ancora in crescita, invece, il patrimonio gestito complessivamente dall'industria italiana del risparmio gestito che, grazie anche all'andamento dei mercati e all'attività di gestione, sfiora i mille miliardi di euro attestandosi, per la precisione a quota 990 miliardi. Infine, mentre la quota dei fondi di diritto italiano scende al 32,7%, quella dei fondi di diritto estero aumenta al 67,3% grazie alla raccolta netta positiva mensile di 1,4 miliardi di euro.
In termini di patrimonio, i fondi di diritto estero hanno raggiunto 302,8 miliardi (+1,2% rispetto al mese precedente), mentre i prodotti di diritto italiano si sono fermati a quota 147,3 miliardi di euro (un punto percentuale in più di fine agosto).
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