Economia

Aprite il portafoglio: questo mese c'è lo "scippo" del Fisco

Nel mese di novembre, oltre alle scadenze periodiche, vi saranno altri pagamenti da effettuare a causa del venir meno dei cosiddetti decreti anti-Covid

Aprite il portafoglio: questo mese c'è lo "scippo" del Fisco

La mannaia del Fisco cala sui conti degli italiani: nel mese di novembre, infatti, alle normali scadenze si aggiungeranno altre voci legate al venir meno di alcuni dei cosiddetti decreti anti-Covid. Parliamo di ben 233 versamenti che, tra addizionali, ritenute, Irpef, Irap, Ires e Iva, arricchiranno, e letteralmente, il calendario dell'Agenzia delle entrate.

Si parte dal 16 novembre, giorno nel quale scade il termine ultimo per versare l'Irap, imposta regionale sulle attività produttive dovuta da una vasta platea di contribuenti italiani come artigiani/commercianti, agenti/rappresentanti di commercio, autonomi, professionisti titolari di partita Iva iscritti o non iscritti in albi professionali, società di persone, società semplici, Snc, Sas, Studi associati, collaboratori coordinati e continuativi o anche lavoratori occasionali. Della tassa in esame dovranno essere pagati sia il saldo del 2019, con codice tributo 3800, che l'acconto per l'anno 2020, con codice tributo 3812.

Martedì 16 novembre è anche il limite estremo per pagare alcuni tributi ciclici, come ad esempio l'Irpef, l'Ires o le ritenute/imposte periodiche come l'Iva: relativamente a quest'ultima sarà da saldare il mese precedente, vale a dire ottobre, per i contribuenti mensili ed il terzo trimestre dell'anno per quelli trimestrali.

Per quanto riguarda la cedolare secca sugli affitti resta invece una duplice scadenza, la prima delle quali è ancora una volta fissata il 16 del mese: questa riguarda tutti i titolari di partita Iva, che saranno tenuti a versare la quarta rata a titolo di saldo per il 2020, con codice tributo 1842, e il primo acconto per l'anno in corso, con codice tributo 1840. Riguardo ai contribuenti senza partita Iva, invece, il 30 novembre scade il termine per versare il secondo acconto (o per saldare l'unico tributo nel caso in cui l'importo risulti inferiore a 257,2 euro).

Il 30 è anche l'ultimo giorno utile per comunicare le liquidazioni Iva periodiche (Lipe) del terzo trimestre 2021 e per versare l'imposta di bollo sulle fatture elettroniche (terzo trimestre). Stessa cosa dicasi per le rate 2020 e 2021 relative alla Rottamazione ter ed al Saldo stralcio.

La regolarizzazione dell'Irap, con pagamento del saldo 2019 e del primo acconto 2020, è da effettuare per le imprese entro e non oltre il 30 novembre: chi pensava, quindi, di essere incluso tra i beneficiari dell'esenzione prevista dal decreto Rilancio avrà una brutta sorpresa da parte del Fisco, e dovrà versare l'intera imposta perchè ritenuta in contrasto con la normativa sugli aiuti di Stato.

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