Notizie negative sul fronte del lavoro. L'Istat che ha diffuso i dati riguardanti le prospettive per l’economia italiana per il 2012-2013 prevede un "rilevante incremento del tasso di disoccupazione previsto per quest’anno (10,6%). Nel 2013 il tasso di disoccupazione continuerebbe a salire (11,4%) a causa del contrarsi dell’occupazione, fenomeno cui si dovrebbe accompagnare un aumento dell’incidenza della disoccupazione di lunga durata". Nei primi due trimestri del 2012 si è osservata una sostanziale tenuta dei livelli occupazionali, unitamente a una diminuzione delle ore lavorate (anche attraverso il ricorso alla cassa integrazione), ma segnali più negativi sono emersi a settembre. Per il 2012 la diminuzione prevista in termini di input di lavoro sarebbe dell’1,2% e dello 0,5% nel 2013. La crescita delle persone in cerca di lavoro iniziata a fine 2011 è alla base del rilevante incremento del tasso di disoccupazione. Le retribuzioni per dipendente mostrerebbero una dinamica moderata (0,9%, nel 2012 e 1% nel 2013). La produttività del lavoro diminuirebbe nel 2012 per poi stabilizzarsi nel 2013. Il costo del lavoro per unità di prodotto tenderebbe a crescere in entrambi gli anni.
Per il 2012 si prevede una riduzione del pil pari al 2,3%, mentre per il 2013, nonostante l’attenuazione degli impulsi sfavorevoli ed un moderato recupero dell’attività economica nel secondo semestre, la variazione media annua resterebbe leggermente negativa (-0,5%). Lo rende noto Istat nelle sue prospettive economica per il 2012-2013.
Crisi consumi
La spesa privata per consumi dovrebbe
registrare, quest’anno, una contrazione del 3,2%. La spesa dei consumatori nel 2013 risulterebbe ancora in calo (-0,7%), per "le persistenti difficoltà sul mercato del lavoro e della debolezza dei redditi nominali".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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