Un punto interrogativo sul patto di sindacato di Mediobanca («A settembre decideremo se rimanere o meno. I risultati sono stati molto buoni. È tutto da decidere») e un pensiero al dossier Edison («È molto interessante, un'utility molto forte ma c'è Edf - la controllante pubblica, ndr - e siamo in attesa di capire le strategie»). All'assemblea di Italmobiliare, il consigliere delegato Carlo Pesenti fa il punto su programmi e strategie del gruppo. E non nasconde che operazioni come l'acquisizione di una quota di minoranza in Tecnica, leader nel settore degli scarponi da sci, il cui closing è previsto entro l'estate, gli stanno un po' strette. «Mi piacerebbe riuscire a fare un'operazione più grande». Anche perché Italmobiliare ha in pancia una liquidità di un miliardo di euro. Il problema, però, è che al momento ci sono sulla piazza società «molto belle, ma piccole». Servirebbe prede di un calibro più ampio, visto che «sia Italmobiliare che Clessidra hanno il know-how per farlo». Pesenti ha spiegato che stanno viaggiando «da Nord a Sud» per valutare le opportunità da cogliere. Non ci sono settori particolari su cui puntare, ha spiegato Pesenti.
Nel settore alimentare ci sono «aziende molto competitive ma con margini bassi», mentre è interessante il settore legato alle infrastrutture. Così come quello dell'investimento in fondi di Private equity «per cogliere opportunità di sviluppo in aree geografiche o segmenti di business non coperti direttamente dalla società».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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