Transizione energetica

L'auto con l'Ecobonus: ecco i modelli su cui puntare

Si tratta di un fondo da 100 milioni di euro, che dovrebbe coprire tutto il periodo fino alla fine del 2021

L'auto con l'Ecobonus: ecco i modelli su cui puntare

Ripartono gli incentivi per le auto elettriche: da martedì 26 ottobre fino a fine anno vengono stanziati ad hoc 100 milioni di euro per finanziare la rottamazione di una vecchia auto e l'acquisto di una nuova.

La ripartizione

La maggior parte del fondo (65 milioni di euro) è destinato ai veicoli a basso impatto ambientale, per la precisione quelli compresi nelle fasce 0-60 grammi di Co2 per chilometro: tale finanziamento vale anche per l'acquisto in leasing. Per la compravendita di auto con emissioni 0-20 g/km di Co2 il contributo previsto è di 6mila euro con rottamazione e di 4mila senza. Per la compravendita di auto con emissioni 21-60 g/km di Co2 il contributo scende a 2500 euro con rottamazione ed a 1500 senza.

Un'altra parte del fondo, ovvero 20 milioni di euro, sarà destinata all'acquisto di veicoli speciali e commerciali: la fetta maggiore (15 milioni) spetta esclusivamente ai furgoni elettrici. Come specificato sul sito del Mise, il bonus, che può toccare il tetto massimo di 8mila euro, verrà erogato con delle differenze in base alla Mtt (Massa totale a terra) ed all'alimentazione.

Ulteriori 10 milioni di euro saranno finanziati per l'acquisto di auto convenzionali nuove con emissioni superiori rispetto al primo gruppo (61-135 g/km di Co2): sono previsti 1500 euro ma solo in caso di rottamazione.

Infine gli ultimi 5 milioni di euro sono relativi alla compravendita di usati omologati euro 6 (con emissioni inferiori ai 160 g/km di Co2): si arriva fino ad un massimo di 2mila euro, con un livello che varia a seconda del livello di emissioni, ma solo in caso di rottamazione di un'auto vecchia.

Auto elettriche

L'incentivo, che segue a ruota quello relativo allo scorso 28 settembre, è stato studiato per cercare di incrementare il mercato elettrico, che nel nostro Paese fatica decisamente a decollare. Nel complesso, come riportato da Il Corriere, in tutta Europa il modello più venduto è stato la Tesla Model 3, nonostante il costo che va da 47.970 a 61.970 euro.

La speranza è che in Italia possa incrementarsi ulteriormente la vendita della Fiat 500e, al momento la più gettonata (si va da 26.500 a 38.100 euro). Subito dietro la Dacia Spring (da 20.100 a 21.600 euro di listino) che, per via del costo più contenuto, è stata in cima alle vendite di settembre. Tra gli ibridi plug-in resistono la Jeep Renegade4xe (39.150 a 41.150 euro) e la BMW X1 25e (da 49.150 a 55.160 euro).

Per quanto riguarda invece i mezzi con emissioni tra 61-135 g/km di Co2 vi sono i modelli full hybrid come le Toyota e le mild hybrid come Fiat Panda, Fiat 500 (15.950-19.150 euro) o la Ford Puma (26.250-31.500 euro).

Come procedere

I commercianti che vogliono aderire devono registrarsi nell'Area rivenditori e prenotare i contributi previsti per ogni veicolo. A seconda della disponibilità di risorse verrà inviata la ricevuta di registrazione della prenotazione. Da quel momento in poi si avranno 180 giorni di tempo a disposizione per confermare l'operazione, inoltrando il numero di targa del nuovo mezzo consegnato e tutta la documentazione prevista per la compravendita.

Il contributo statale è immediatamente riconosciuto all'acquirente tramite compensazione effettuata sul costo di acquisto dell'autovettura. Successivamente, quindi, il venditore recupererà tale credito dalle case costruttrici/importatrici del mezzo ceduto.

L'ultimo passaggio prevede che le case costruttrici/importatrici, in possesso della documentazione necessaria inviata loro dal rivenditore dopo il rimborso, recuperino l'importo sotto forma di credito di imposta.

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