Perché decidiamo di comprare un prodotto finanziario? Cosa pensiamo di aver comperato?
Le indagini di mercato ci dicono che i risparmiatori sono ancora legati alla ricerca di un rendimento, sempre più difficile trovare se s'intende il «tasso d'interesse» che in passato si spuntava grazie alla sottoscrizione di un titolo di Stato. Nell'attesa che il passato torni, stiamo perdendo valore perché facciamo fatica ad cambiare rotta e a orientare i nostri risparmi verso una crescita finalizzata al raggiungimento dei nostri progetti di vita finanziaria.
Tornando alla nostra domanda iniziale, la risposta corretta dovrebbe essere «Tempo», quando acquistiamo un prodotto finanziario dovremmo acquistare il tempo necessario a soddisfare le nostre esigenze di vita. Se a cinquant'anni devo occuparmi della mia pensione, quanto «anni» dovrò acquistare? Se devo progettare il futuro dei miei figli, per quanti anni mi dovrò impegnare? E se voglio comprare casa? La stragrande maggioranza dei nostri obiettivi sono di lungo periodo e nel lungo periodo la massima diversificazione e la crescita economica e dei mercati sono sempre stati premianti. La prova? Basta far riferimento all'indice Msci World che misura la Borsa mondiale. Nessuna scelta di mercato o di titoli, ma tutto il meglio che l'economia del Pianeta può offrire. Ebbene, dal 1925 ad oggi, la media di rendimento annuo ha sfiorato il 9%. Ma non bisogna aspettare cento anni. Negli ultimi quindici il rendimento medio è stato di quasi il 10%, mentre chi avesse cominciato il proprio investimento nel 2009 avrebbe preso un 16% medio quasi quadruplicando il capitale.
Insomma, è ora di guardare al nostro futuro con occhi e investimenti differenti. Di questo si parlerà nel corso della trasmissione Mercati Che Fare in onda, domani, sabato, alle 13.30 su TgCom24 di Mediaset.leopoldo.gasbarro@me.com
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