Il governo ha deciso di guadagnare un po'di tempo sugli emendamenti al decreto «salvarisparmio» in votazione alla commissione Finanze del Senato. È stata, infatti, rinviata a stamattina la discussione dei temi più controversi dal punto di vista dell'esecutivo. L'appoggio sostanzialmente bipartisan al decreto che consentirà di evitare la risoluzione del Monte dei Paschi implica la soddisfazione di alcune istanze avanzate soprattutto dalle opposizioni e dalla minoranza del Pd. Tra i temi principali che saranno affrontati oggi ci sono le regole sui compensi dei manager delle banche, la pubblicazione della black list dei debitori e l'estensione delle tutele garantite agli obbligazionisti Mps anche a quelli delle quattro banche risolte a fine 2015 (Etruria, Banca Marche, Carife e CariChieti). Per quanto riguarda le compensation policy si tratta di trovare la quadra tra il tetto di 294mila euro richiesto dalla sinistra Pd e l'azzeramento dei bonus variabili proposto da Forza Italia. In merito agli obbligazionisti subordinati delle quattro banche locali gli emendamenti, invece, viene proposta una proroga al 30 giugno 217 dei termini per i rimborsi forfettari e un'estensione anche ai parenti di primo grado in caso di cessione gratuita. Appare improbabile, invece, che il Parlamento si esprima nuovamente sulla riforma delle Popolari: Popolare di Sondrio e Popolare di Bari dovranno aspettare la pubblicazione della sentenza della Consulta.
Ieri il direttore generale di Bankitalia, Salvatore Rossi, è tornato a esprimersi in favore del salvataggio di Mps.
«Quando lo Stato salva una banca che merita di essere salvata, non è la banca che viene salvata ma è il risparmio dei cittadini ad esserlo», ha dichiarato aggiungendo che «lo Stato normalmente ci guadagna e quindi anche il contribuente».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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