L'Italia candida Panetta nel board Bce

Lettera del Tesoro, all'Eurotower colombe più forti. La grande partita del nuovo Qe

L'Italia candida Panetta nel board Bce

Il direttore generale di Bankitalia e presidente dell'Ivass, Fabio Panetta, potrebbe entrare nel comitato esecutivo della Bce, diventando il rappresentante italiano in luogo di Mario Draghi, il cui mandato scade il 31 ottobre e che sarà avvicendato da Christine Lagarde. La candidatura è stata inoltrata dal ministero dell'Economia che ha inviato una lettera contenente l'indicazione al presidente dell'Eurogruppo, Mario Centeno nell'ultimo giorno utile per la formalizzazione. Panetta, quindi, è destinato a prendere il posto del francese, Benôit Coeuré dal prossimo primo gennaio, ossia due mesi dopo l'uscita di Mario Draghi. Il suo nome potrà essere formalizzato al prossimo Ecofin il 10 ottobre. E il presidente Centeno fa sapere che quella di Panetta è l'unica candidatura arrivata per il board della Bce. Grazie a lui, l'Italia avrebbe così un suo esponente - come le altre due grandi economie della zona euro Francia e Germania - nel comitato della Banca da dove il prossimo 31 ottobre prossimo andrà via l'italiano Draghi, arrivato alla scadenza del mandato da presidente.

L'ingresso di Panetta all'Eurotower è una garanzia della difesa delle prerogative del sistema creditizio italiano nell'ambito dell'Eurosistema, ancorché in quanto componente dell'Executive Board sarà tenuto a rappresentare tutti i 19 Paesi dell'area.

Il direttore generale di Bankitalia negli anni scorsi è stato particolarmente critico nei confronti di molte decisioni di vigilanza bancaria europea che avrebbero penalizzato le banche italiane con il loro fardello di crediti deteriorati. Il bail in? «Una reazione rabbiosa alla crisi finanziaria globale», ha dichiarato in passato esaltando il modello americano nel quale «interviene un'Autorità pubblica che ha un credito illimitato, che non chiede un soldo al Tesoro e a nessuno, che utilizza la garanzia del Tesoro perché se la garanzia è credibile non si usa mai». Analogamente, aveva condiviso le riserve espresse dalla Vigilanza di Palazzo Koch (da lui precedentemente guidata) sull'applicazione degli standard di Basilea che non operano distinzioni riguardo alla taglia delle banche. I «falchi del Nord», capitanati dalla Germania, troveranno un avversario degli automatismi dell'austerity e un convinto sostenitore del whatever it takes di Draghi.

Panetta, 60 anni, laureato alla Luiss, e con un master all'Lse, potrà essere un ottimo alleato di Lagarde nella prosecuzione del quantitative easing. Il suo incarico a Via Nazionale dovrebbe essere rilevato dall'vicedg Daniele Franco, già ragioniere generale dello Stato.

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