Per Marelli ora Samsung passa la palla a Marchionne

Pierluigi Bonora

«In due-tre settimane si saprà se Magneti Marelli finirà alla coreana Samsung; il fatto che si siano raffreddate le trattative, cosa vera, non significa che l'affare sia sfumato». É quanto afferma, al Giornale, una fonte bene informata a proposito dello stato dell'arte dei negoziati tra Fca e Samsung per la cessione di Magneti Marelli. Un chiarimento, comunque, potrebbe arrivare lunedì prossimo quando il vicepresidente di Samsung, Jae-Yong Lee, figlio del numero del colosso sudcoreano, Kun-Hee Lee, parteciperà al cda di Exor sulla semestrale. JYL, come viene chiamato, è membro del board della holding guidata da John Elkann e di cui è vicepresidente non esecutivo Sergio Marchionne. Quale migliore occasione, dunque, per fare un punto a 6 occhi. Secondo la stampa asiatica la trattativa si sarebbe arenata dopo che Samsung avrebbe offerto 1 miliardo di dollari rispetto ai 3 miliardi chiesti da Fca per tutta la società. In pratica, Fca intenderebbe vendere tutta Magneti Marelli, mentre alla controparte interesserebbero solo le unità di business più importanti: illuminazione, infotainment, telematica, centraline elettroniche per il controllo del motore.

Per Marchionne arrivare a un'intesa con Samsung è molto importante: un

fallimento dei negoziati con i coreani, che puntano a espandere il business nell'automotive, significherebbe per Fca non incassare proventi utili per tagliare il debito. E trovare un altro gruppo pronto a trattare non è facile.

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