Meno utili per UnipolSai, Borsa delusa

Titolo giù del 3%. Cimbri: «Non vogliamo illudere il mercato»

Cinzia Meoni

Piazza Affari rimanda UnipolSai a settembre. Il piano industriale presentato ieri mattina a Milano è credibile e concreto, ma è «conservativo», ovvero prudente, e gli esperti si aspettavano qualcosa di più. Soprattutto in tema di redditività.

Un piano di continuità lo ha però definito il presidente Carlo Cimbri, privo di quel «glamour» e di quei «frizzi e lazzi» che caratterizzavano il precedente seguito all'acquisizione di Fondiaria Sai. Il mercato poi è rimasto perplesso di fronte ai dati trimestrali pubblicati sempre ieri mattina e, comunque, sostanzialmente in linea con le attese dei broker. La compagnia assicurativa di Bologna, nei primi tre mesi dell'anno, ha visto l'utile netto crollare del 54,8% a 140 milioni, mentre la raccolta è rimasta stabile (1,77 miliardi nel danni e 1,94 miliardi nel vita). Il titolo del colosso assicurativo ha chiuso così la seduta a 1,82 euro, in calo del 3%, Unipol invece è scesa a 3,25 euro (-2,9%).

Dopo gli anni complessi seguiti all'acquisizione di FonSai, il nuovo piano triennale 2016-2018 è all'insegna del rafforzamento dell'attività assicurativa in uno scenario decisamente arduo e caratterizzato da tassi bassi e margini in contrazione. «Non ci sono operazioni straordinarie sul perimetro, sulla banca, sull'estero ma questo non vuol dire che non valutiamo tutte le opzioni», ha dichiarato in merito Cimbri, precisando che «non è allo studio l'accorciamento della catena di controllo (sul mercato è stata più volte ventilata l'ipotesi di fusione tra UnipolSai e Ugf ndr) e non lo sarà finché ci sarà la banca nel gruppo».

Più in dettaglio, nei prossimi tre esercizi, la compagnia punta a raggiungere 1,4-1,6 miliardi di utili netti cumulati complessivi e promette di distribuire un miliardo in cedole. Per quanto riguarda la raccolta, l'obiettivo è quello di arrivare, a fine piano, a 7,5 miliardi nel ramo danni e 5,7 miliardi nel vita.

Il gruppo si propone poi di valorizzare e stabilizzare il portafoglio immobiliare, previsto a 4,3 miliardi. Il manager ha dichiarato di voler vedere le condizioni poste dalla prossima ricapitalizzazione di Banco Popolare (di cui UnipolSai detiene intorno al 2%) per valutare un possibile incremento della quota.

Sul fronte Rcs (unipolSai ha il 4,6%), Cimbri ha

ribadito di non ritenere adeguata l'offerta di scambio proposta da Urbano Cairo, per poi però aggiungere: «se Cairo, come sono sicuro, farà bene, come azionisti di minoranza beneficeremo del lavoro che farà il nuovo management».

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