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Microsoft licenzia 10mila dipendenti

Il gruppo: "Pesa la frenata del pil. Focus sull'intelligenza artificiale"

Microsoft licenzia 10mila dipendenti

La promessa di «ferie illimitate» era solo l'inizio: Microsoft, il big del software noto in tutto il mondo per programmi come Windows, si prepara a licenziare 10mila addetti, pari a poco meno del 5% della sua forza lavoro. La sforbiciata proseguirà fino a marzo, ha detto il gruppo di Redmond, la cui motivazione risuona sempre più spesso tra le big tech americane: colpa delle «avverse condizioni economiche», in pratica la fiammata dell'inflazione che la Fed sta cercando di domare con l'estintore dei tassi. I tagli di Microsft seguono infatti quelli di Amazon (18mila addetti), Salesforce (8mila), Meta (11mila) e Twitter (3.700).

La decisione di ridurre i costi è inoltre legata, prosegue Microsoft, alla necessità di concentrarsi sulle priorità strategiche, quali l'intelligenza artificiale. Decisioni di questa natura rientrano tra quelle «difficili che abbiamo preso nel corso dei nostri 47 anni di storia per restare rilevanti in un'industria che non perdona chi non si adatta», ha sottolineando l'ad Satya Nadella. I tagli, che costeranno 1,2 miliardi di dollari seguono la riduzione di 25mila posti nel corso del 2014 e del 2015.

Come molti altri giganti tecnologici Microsoft ha assunto migliaia di persone - più di 75mila dal 2019 - durante la pandemia. Ma il rialzo dei tassi da parte della Fed e lo spettro di una recessione hanno indebolito le prospettive della società: nel trimestre che si è chiuso in ottobre, Microsoft ha avuto la crescita più lenta degli ultimi cinque anni e messo in guardia sulla possibilità di ulteriori trimestrali deboli.

I consumatori puntano a «fare di più con meno. Stiamo assistendo ad aziende in ogni industria che si muovono con cautela mentre alcune parti del mondo sono in recessione e altre ne prevedono una», ha aggiunto Nadella precisando comunque che Microsoft continuerà ad assumere in aree strategiche. L'ad punta sull'intelligenza artificiale, settore che reputa cruciale come dimostrato dal possibile investimento da 10 miliardi di dollari in OpenAI, che produce la popolare ChatGPT, e la prevista acquisizione di Activision, che però sta incontrando non pochi ostacoli con le autorità di tutto il mondo scettiche sulla sua bontà per i consumatori.

Ma forse già il fatto che Microsoft, come altre tech amwericame, avesse dato la possibilità a ciascun lavoratore negli Usa di prendere ferie ad libitum purché autorizzato, era un campanello di allarme.

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