LAntitrust ha intimato ieri allAlitalia di lasciare entro 90 giorni spazio ad altre compagnie sulla tratta Milano Linate-Roma Fiumicino, dove è in atto una situazione di monopolio. Il provvedimento era atteso, perché la deroga alle norme sulla concorrenza accordata ad Alitalia-Cai come aiuto pubblico al decollo della start up privata, era ormai scaduto. Per lAntitrust la concorrenza del treno, invocata dalla compagnia per mantenere la situazione attuale, non è sufficiente a configurare unautentica competizione, che potrà essere ristabilita solo con lingresso di altre compagnie aeree. Lad di Alitalia, Andrea Ragnetti, contesta questo presupposto «assolutamente non condivisibile» e annuncia il ricorso al Tar. «Con larrivo del Frecciarossa - rivela - Alitalia ha perso circa 2 milioni di passeggeri (circa il 40%) e il 50% dei ricavi sulla tratta, nonostante un calo dei prezzi del 20%».
Entro il 28 ottobre - ricorso a parte - lAlitalia dovrà cedere perte dei suoi 35 collegamenti di andata e ritorno tra Linate e Fiumicino per far spazio ad altri vettori. I più accreditati a inserirsi a Linate sono Easy Jet, Air Dolomiti (Lufthansa) e, presumibilmente, Meridiana. Le prime due hanno già reso esplicita la loro intenzione, la terza operava in passato un Milano-Roma al quale rinunciò, polemicamente, allavvio della deroga antitrust. Ma allo stato non si sa né quanti voli Alitalia dovrà cedere (se dovrà farlo, naturalmente), né in che orari, anche se per esserci concorrenza vera deve essere distribuita in tutte le fascie orarie, comprese quelle di picco. Alitalia sottolinea che il Frecciarossa, dal suo esordio nel 2008, ha guadagnato 19 punti di quota di mercato, e oggi rappresenta il 56% del volume di traffico Milano-Roma, contro il 32% dellaereo e il 12% dellauto.
Sicuramente per Alitalia si tratta di una brutta notizia, visto che, indipendentemente dal treno, la Milano-Roma è tuttora una delle rotte più ricche del trasporto aereo; oggi la situazione di monopolio (legalizzato dal governo con la deroga Antitrust per tre anni) è in realtà pre-1995, anno della liberalizzazione. Ma la situazione protezionistica delle autorità nei confronti di Alitalia, secondo vari osservatori, si manifesta anche altrove: per esempio, nel non dar corso alle richieste di compagnie straniere di collegare altre destinazioni facendo scalo in Italia (in regime di Quinta libertà; esempio: Singapore-Milano-New York).
Bella notizia, invece, per i consumatori. Non è detto che i prezzi scenderanno automaticamente, ma già poter scegliere tra diverse alternative sarà un sollievo. Una prova del tutto elementare fatta ieri sera sul sito Alitalia rende lidea: un Milano-Roma con partenza alle 9 del mattino del 22 aprile e rientro alle 19 del 23, costa la bellezza di 749,74 euro, più gli spiccioli della prenotazione Internet.
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