"Nell'auto più cooperazioni per sostenere i costi"

Il manager: «Nel 2023 avremo 25 modelli elettrificati. La sfida sarà sui veicoli puliti di lusso»

"Nell'auto più cooperazioni per sostenere i costi"

Francoforte Costruttori di auto tedeschi padroni assoluti, a causa delle tante assenze, del Salone di Francoforte in corso fino al 22 settembre. Il grande spazio riservato all'auto elettrificata, lo sguardo verso il futuro e una Germania in difficoltà dal punto di vista economico, insieme ai problemi Brexit e dazi: questi i temi principali della rassegna. Per Bmw Group, intanto, c'è stato l'esordio del nuovo presidente Oliver Zipse, subentrato a Harald Krüger.

Il nostro incontro con Pieter Nota, membro del cda bavarese, nonché responsabile vendite e marketing, parte proprio dal recente cambio della guardia. «Come sarà il gruppo con Zipse alla guida? All'insegna della continuità - risponde Nota -: ai nostri clienti offriremo sempre il tipo di alimentazione e di prodotto che desiderano. È l'importanza di saper soddisfare le qualsiasi scelta».

Uno studio di AlixPartners ha evidenziato l'allarme profitti che coinvolgerà il settore per i crecenti investimenti su green e guida autonoma. Preoccupati?

«Vantiamo una nuova generazione di auto elettriche come i3, molto apprezzata in Italia, e siamo aperti ai desideri dei clienti nei diversi mercati. Continuiamo a investire nelle nuove tecnologie e nella mobilità elettrica, ma per noi non è una novità. Prevediamo una crescita sostanziale nel segmento premium fino al 2030. Sulla mobilità sostenibile siamo in grado di offrire tutte le possibili trasmissioni su architetture flessibili. Significa: auto convenzionali, ibride, elettriche e, in futuro, anche a fuel cell e idrogeno».

Scadenze significative?

«Entro il 2023 Bmw disporrà di 25 modelli elettrificati, mentre nel 2022 testeremo una flotta di veicoli fuel cell».

Cosa vi differenzia dai rivali storici di Mercedes e Volkswagen?

«Qui in Germania nessun'altra Casa ha venduto più vetture elettrificate nel 2019 rispetto a Bmw Group. Abbiamo la maggiore varietà di veicoli elettrici sul mercato. La sfida sarà sulla supremazia nel settore delle auto elettriche di lusso e le future tecnologie della guida autonoma».

Siete un «piccolo» costruttore, come riuscirete a mantenere la vostra indipendenza in futuro?

«La cooperazione è il modo perfetto di massimizzare le nostre possibilità in un mercato in crescita, condividendo i grandi investimenti. Insieme a Daimler, a esempio, abbiamo una partnership per fornire servizi di mobilità urbana sostenibile».

Dazi Usa-Cina, Brexit e Germania in crisi...

«La buona notizia è che, globalmente, Bmw sia riuscita a crescere. Ma le incertezze non aiutano. In Germania, per ora, il mercato è abbastanza stabile e qui continueremo a crescere».

Il futuro dei motori diesel?

«È difficile fare previsioni a lungo termine».

Si aspetta una grande fusione?

«Ripeto, le cooperazioni saranno sempre più una realtà importante. E poi bisogna vedere cosa faranno i cinesi».

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