Nel 2011 l'occupazione ha retto, dopo due anni da dimenticare, ma il 2012 si annuncia già come un anno stagnante. La fotografia del mercato del lavoro scattata dal Centro studi di Confindustria sembra, a prima vista, quasi positiva rispetto ai dati drammatici sulla disoccupazione, ma a guardar bene, anche nell'indagine di Viale dell'Astronomia prevalgono gli elementi di preoccupazione. Intanto le trasformazioni dei contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato hanno rappresentato, nel 2011, il 34,3% del totale in essere a fine 2010, una quota inferiore rispetto al 39,1% di un anno prima.
Se, infatti, nel 2011 il calo dell'occupazione registrato nelle imprese aderenti all'associazione è stato di appena lo 0,3% (dopo il -1,1% nel 2010 e il -2,2% nel 2009), la tenuta è dovuta, in gran parte, «al fatto che le imprese hanno risposto alle contrazioni di produzione e ordini nella seconda parte dell'anno espandendo di nuovo il ricorso alla cassa integrazione». Si è licenziato di meno insomma, ma grazie agli ammortizzatori sociali.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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