Ok alla vendita di La7: Telecom fuori dai media

Ok alla vendita di La7: Telecom fuori dai media

Consiglio di amministrazione fiume per Telecom Italia che ieri ha presentato i conti del primo trimestre. Il fulcro è stata la decisione del consiglio di avviare il processo di dismissione delle attività del settore media per ridurre il debito. La mossa, ha sottolineato infatti un comunicato, avviene «nell’ambito di focalizzazione sulle attività core ribadito nel piano industriale 2012-2014 e contribuirà al conseguimento dei target di riduzione dell’indebitamento già annunciati». Telecom , dunque, dà il via libera formale alla preannunciata vendita de La7 anche se ancora non c’è un compratore ma solo indiscrezioni che portano a De Benetti, Cairo che è anche il concessionario della pubblicità e Tarak Ben Ammar. Telecom Italia è azionista al 77% di Ti Media, il resto è quotato in Borsa. La società sarà comunque riorganizzata con la separazione delle attività di Broadcasting, ossia le reti di trasmissione, rispetto a quelle televisive, cioè La7. E dunque chi compra non sarà più obbligato ad acquisire tutte le attività ma potrà scegliere. Ieri anche Ti Media ha presentato la trimestrale chiusa con una perdita di 15 milioni di euro: poco per un gigante come Telecom, molto per un eventuale acquirente.
Quanto all’ex-monopolista i risultati sono stati positivi. Utili e ricavi infatti sono cresciuti nei primi tre mesi dell’anno nonostante la crisi economica. I ricavi si sono attestati a 7,392 miliardi di euro con un aumento del 4,5% sui primi tre mesi del 2011 (+5,3% in termini organici). L’utile netto è salito a 606 milioni, il +10,4% rispetto al medesimo periodo 2011. L’indebitamento finanziario è calato a 30,312 miliardi (-310 milioni sul 31 marzo 2011 e -102 milioni sul 31 dicembre scorso). Soddisfatto Franco Bernabè: «Il decisivo miglioramento del trend dei ricavi domestici, nonostante il difficile contesto macroeconomico, unito al positivo apporto delle attività internazionali permette al gruppo di chiudere il trimestre con ricavi per 7,4 miliardi di euro, in crescita del 5% rispetto allo stesso periodo del 2011».
Inoltre, ha spiegato il presidente in una nota, «così come programmato, il processo di riduzione del debito di Telecom e la generazione di cassa attesa nei prossimi mesi ci permetterà di raggiungere il target 2012 che prevede un fatturato pari a circa 27,5 miliardi di euro».
Da segnalare l’ottima performace dell’America Latina: Brasile e Argentina rappresentano infatti, nel trimestre, il 38% del fatturato.

I ricavi domestici sono stati pari a 4,486 miliardi, sempre in riduzione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente ma in maniera meno marcata. La flessione è infatti stata del 2,4%. E lo stesso fenomeno si nota anche sui ricavi del mobile scesi a 1,65 miliardi (-1,7%).

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