Il mondo delle utility e dell’energia in particolare è in una fase di profondo cambiamento. E non solo per la ricerca di produrre sempre di più con fonti rinnovabili ma anche per l’ormai dichiarata volontà di voler modificare il modello di business. E dunque tutte le maggiori utility,non solo in Europa ma anche nel mondo, vogliono uscire dal ristretto orticello di produttori di energia per entrare in quello, più ampio, confortevole e remunerativo dei servizi. Da Enel a E.On, Rwe o Engie l’interesse dei maggiori player del settore è quello di sfruttare l’enorme massa di preziosi «dati» raccolti dai clienti. «In Italia c’è un problema - ha spiegato Mario De Nicolo di Atos gigante da oltre 10 miliardi di fatturato, leader nell’analisi e nel trattamento dati delle grandi utility europee - la lettura del contatore è mensile, mentre per ricavare dati interessanti per il cliente dovrebbe essere fatta ogni quarto d’ora». Come quella degli smartphone insomma dove il sistema gestisce il traffico voce e dati istantaneamente. Le utility dunque puntano al cambiamento a diventare più simili alle società di telecomunicazioni. La chiave di lettura sta nei servizi a valore aggiunto, che anche i clienti delle utility potrebbero avere in grande quantità se il sistema permettesse di elaborare i dati raccolti.
«Abbiamo già realizzato una piattaforma- ha spiegato Franck Freycenon responsabile della ricerca di Atos- che è in grado di fornire al cliente, registrato tramite app o pc, servizi a valore aggiunto. Infatti se gli utenti potessero conoscere in maniera dinamica il loro consumo di energia potrebbero magari capire che c’è qualche elettrodomestico che consuma troppo, magari perchè troppo vecchio. Stiamo anche studiando una raccolta punti che consente di dare bonus energia agli utenti che hanno comportamenti virtuosi». Questa ultima funzionalità è molto importante perchè permetterebbe di consumare più energia nelle ore in cui viene prodotta da fonti rinnovabili. Questo perchè per il solare e l’eolico e anche in parte per l’idrico lo storage dell’energia prodotta non è ancora possibile e quindi bisogna consumare quando c’è il sole o soffia il vento.
Insomma se si riuscissero a gestire tutti i dati prodotti dai clienti delle utility, oltre all’energia elettrica anche il gas e acqua, si potrebbe produrre meglio e in maniera più efficiente con risparmi significativi che ricadrebbero poi sugli utenti finali.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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