Pamplona saluta Unicredit e guarda al Montepaschi

A quasi due anni di distanza dal blitz con cui si proiettò tra i principali azionisti di Unicredit, il fondo inglese Pamplona Capital Management scende sotto il 2% di Piazza Cordusio. Probabile direzione: Siena. Secondo gli aggiornamenti Consob, il private equity del magnate russo Alexander Knaster ha ridotto la sua posizione all'1,876% dalla quota del 4,877% rilevata a fine aprile. Una seconda (e questa volta più decisa) riduzione di capitale che segue quella di due mesi fa quando limò la partecipazione al 4,877% dal precedente 5,001 per cento.
Un cambio di rotta deciso dopo che il 26 giugno del 2012 con una quota del 5,011% interamente intestata a Pgff fund il fondo passo dall'1,99% della banca al 5% diventando il secondo azionista di Unicredit. E scatenando polemiche sulla necessità di difendere una delle primarie banche italiane dalle mire estere. Secondo fonti finanziarie la mossa «sarebbe legata a doppio filo con l'imminente aumento di capitale di Mps (ieri l'ok di Consob all'operazione)» da 5 miliardi. «C'è un forte interesse per il dossier senese - spiega la fonte - e questa mossa non può che essere letta in tale direzione e non certo a causa della situazione finanziaria di Unicredit che, anzi, ha prospettive più rosee dopo le pulizie sui conti fatte da Federico Ghizzoni». D'altra parte il dossier Mps è caldissimo ed è alta l'attenzione degli investitori esteri. In attesa di conoscere il prezzo dell'aumento, probabilmente già oggi con il cda della banca, gli hedge (tra i quali Marshall Wace, Tosca, Och Ziff e Guggenheim) e gli investitori istituzionali più a lungo termine (BlackRock, Vanguard e Norges Bank), avrebbero manifestato l'intenzione di seguire l'aumento.
Tornando a Unicredit, di recente altri due azionisti di Unicredit hanno ridotto la loro quota. Lo scorso 13 maggio, durante l'assemblea dei soci, è infatti emerso che le partecipazioni delle Fondazioni Cariverona e Carimonte, due storici azionisti dell'istituto, sono scese rispettivamente al 3,498% dal 3,534% e al 2,209% dal 2,996%.
Sono invece risultati invariati gli altri azionisti rilevanti, con i primi due che sono BlackRock al 5,238% e Aabar Luxembourg al 5,081%.

Seguono la fondazione Cariverona (3,498%), la Delfin di Leonardo Del Vecchio (2,996%), la Banca centrale della Libia (2,907%), il fondo Usa Capital research and management (2,727%), la fondazione Crt (2,503%), Carimonte (2,209%) e Allianz (2,182%).
A Piazza Affari il titolo Unicredit ha chiuso la seduta in leggero rialzo dello 0,23% a 6,46 euro in un mercato attendista in vista della Bce .

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