Pensione: i paesi dove raddoppia

Dalla Thailandia al Portogallo, fino al Marocco e a buona parte dell’America Latina è boom delle politiche migratorie adeguate ad accogliere i ‘ricchi vecchietti’ del Primo Mondo

Pensione: i paesi dove raddoppia

Dalla Thailandia al Portogallo, fino al Marocco e a buona parte dell’America Latina è boom delle politiche migratorie adeguate ad accogliere i ‘ricchi vecchietti’ del Primo Mondo. A stilare in questo caso la classifica è niente poco di meno che il World Economic Forum. I pensionati nostrani, come sottoliea la Stampa, possono puntare ad esempio sull’Asia, dove la Thailandia è considerato il Paese col miglior rapporto qualità-prezzo del mondo e ha un visto No Immigrant O per pensionati che permette di risiedere ai maggiori di 50 anni con fedina penale pulita, assenza certificata di malattie infettive e conto bancario di minimo 20.000 euro. E per chi volesse non allontanarsi troppo, “in zona” non mancano le destinazioni dove conviene assolutamente investire prima di raggiungere la pensione: si va dalla in questo senso notissima Honk Kong a Singapore passando per la Cambogia, paesi che attirano aziende di tutto il mondo per le aliquote decisamente basse sia sui redditi da lavoro che da impresa.

Altrimenti si può puntare sul Sudamerica, dove il già citato Ecuador vanta un sistema sanitario e infrastrutture discrete e soprattutto un costo della vita tra i più convenienti in assoluto. O il Brasile, reso oggi più accessibile dal crollo del real (dimezzato in 2 anni) e che ha un visto permanente per maggiori di 50 anni. Ma mentre nella metà meridionale del continente americano mancano i luoghi dove investire, oltreoceano è il Canada a giocare il ruolo del paese con la fiscalità più conveniente: nella provincia di Manitoba, ad esempio, l’imposta sulle società è dello 0%. Conveniente. O ancora il Nordafrica, sceso nelle classifiche di gradimento a causa dell’instabilità politica e del rischio terrorismo, ma dove Marocco e Tunisia rimangono ancora approdi felici. Senza dimenticare poi la cara vecchia Europa, in grado di offrire ai cittadini comunitari l’assistenza sanitaria in tutti i suoi Paesi, e che offre le sue destinazioni più ambite e più vantaggiose nella penisola Iberica: Spagna e Portogallo. Madrid vanta un sistema fiscale un po’ più conveniente di quello italiano e una destinazione duty free come le Canarie, dove il mite clima invernale si somma ad un basso costo della vita.

Mentre è Lisbona a giocare il ruolo di paese della cuccagna grazie ad una legge acchiappa-vecchietti che prevede per chi ha lo status di ‘residente non abituale’ (almeno 183 giorni trascorsi nel Paese) dieci anni d’esenzione dalle tasse: chi si trasferisce a Lisbona incassa quindi la pensione al lordo

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