Petrolio, si sblocca l'impasse all'Opec

Produzione su di 400mila barili da agosto. Accordo esteso al 2022

Petrolio, si sblocca l'impasse all'Opec

Sbloccato l'impasse dell'Opec+ dopo due settimane di scontro fra Emirati Arabi Uniti e Arabia Saudita. L'intesa è destinata ad allentare le recenti tensioni sui prezzi del greggio anche se non è detto che i mercati oggi si intonino positivamente a causa dei nuovi allarmi sulla recrudescenza della pandemia.

In ogni caso, il cartello dei Paesi produttori di petrolio ieri in un vertice straordinario ha deciso di aumentare la produzione mensilmente di 400mila barili al giorno dal mese di agosto, venendo parzialmente incontro alle richieste di Abu Dhabi. Complessivamente l'estrazione si incrementerà di circa 2 milioni di barili al giorno totali entro la fine dell'anno. Gli aumenti mensili della produzione continueranno l'anno prossimo, con l'estensione dell'accordo Opec+ da aprile fino a dicembre 2022. La quota di produzione degli Emirati è stata infatti aumentata a 3,5 milioni di barili al giorno, meno dei 3,8 milioni richiesti ma più degli attuali 3,17 milioni. Anche l'Arabia Saudita e la Russia vedranno entrambe le loro linee di base salire a 11,5 milioni di barili al giorno (dagli attuali 11 milioni di barili al giorno), mentre l'Iraq e il Kuwait potranno aumentare le loro linee di base di 150.000 barili al giorno, rispettivamente a 4,8 milioni di barili al giorno e a 3 milioni di barili al giorno. Durante la pandemia, il gruppo di produttori di petrolio aveva tagliato la produzione di quasi 10 milioni di barili al giorno al culmine delle misure di restrizione, e aveva poi allentato gradualmente questi tagli a mano a mano che le economie hanno cominciato a riaprirsi. Al momento restano comunque «congelati» 5,8 milioni di barili al giorno, ma dovrebbero essere restituiti al mercato entro la fine del 2022.

Il compromesso è una prova del forte legame fra i Paesi membri e mostra come «l'Opec+ e' qui per restare.

Quello che ci lega va al di là di quello che si può immaginare», ha commentato il ministro del petrolio dell'Arabia Saudita, il principe Abdulaziz bin Salman. «Gli Emirati Arabi Uniti sono impegnati e lavoreranno sempre» con l'Opec+, ha chiosato il ministro dell'energia degli Emirati Suhail Al-Mazrouei. Il prossimo meeting è convocato per il primo settembre.

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