Economia

Salini Impregilo, ricavi a 4 miliardi (+11%)

Salini Impregilo, ricavi a 4 miliardi (+11%)

Salini Impregilo dimezza il debito e lo mette in sicurezza. E chiudendo il 2014 con numeri in crescita, conferma un nuovo impegno in Italia dove farà - grazie al Jobs act - 2.500 assunzioni nei prossimi 12 mesi.

Nel dettaglio, il general contractor impegnato in diverse grandi opere tra cui la costruzione del Terzo valico, la Linea 4 della metropolitana di Milano e il faraonico Canale di Panama, ha chiuso il 2014 con ricavi in crescita dell'11% a 4,2 miliardi, un ebitda a 437 milioni (+21%) e un ebit a 259 milioni (+24%). Bene anche il fronte degli ordini, che raggiungono un totale di 6 miliardi per un portafoglio di 32,4 miliardi: 25,4 miliardi nelle costruzioni e 7 miliardi nelle concessioni. Confermati così i piani al 2017. La novità più importante riguarda però il debito che, a fine anno, si è dimezzato a 89 milioni, dai 192 milioni di fine 2013. In merito, l'ad Pietro Salini ha annunciato un'intesa per il rifinanziamento di una parte dell'esposizione a medio-lungo termine, estendendone la durata e riducendone il costo medio. L'accordo stipulato con Intesa Sanpaolo, Bnp Paribas, Natixis e Unicredit, riguarda 630 milioni e prevede la modifica di una parte del debito esistente (267 milioni), con allungamento della durata dal 2016 al 2019 e un profilo di ammortamento a partire dal 2017. È stata prevista, inoltre, una linea a cinque anni di 165 milioni con rimborso a scadenza; e una linea «revolving credit facility» che passa dagli attuali 100 a 200 milioni con una scadenza a 5 anni. Quanto al 2015, il gruppo lavora alla vendita della Todini e - grazie al Jobs act - ha annunciato che farà 2.500 nuove assunzioni in Italia. Resta aperta, infine, quest'anno, la questione di Panama.

La società che lavora all'ampliamento, in consorzio con la spagnola Sacyr, ha già ottenuto a inizio anno un risarcimento per extra costi da 234 milioni di euro, ma la partita non è chiusa e nei prossimi mesi potrebbe vedersi riconoscere altri «indennizzi».

Commenti