L'integrazione tra Seat Pagine Gialle e D-Mail non si farà. Il cda di Seat ha deciso di respingere la proposta avanzata dal gruppo D-Holding che fa capo all'imprenditore bergamasco Antonio Percassi e allo stampatore Renato Farina. Nonostante la proposta migliorativa, che ha portato la somma offerta da 40 a 60 milioni di euro, il consiglio di Seat ha deciso che «non ricorrono le necessarie condizioni per sottoporre ai creditori una proposta concordataria che contempli l'integrazione del gruppo Seat e D-Mail». E dunque la proposta alternativa di D-Holding «non presenta quelle caratteristiche di certezza, di convenienza e di assenza di rischio che potrebbero giustificare l'interruzione dell'attuale percorso concordatario».
Il concordato consente infatti ai creditori delle classi B e C di vedersi assegnare il 99,75% del capitale sociale della società risultante dalla fusione per incorporazione di Seat Pg Italia in Seat Pg. E tale società, subito dopo l'esecuzione del concordato prevista entro fine anno, sarà completamente senza debito.
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