I sindacati provano l'azione di forza contro il Monte dei Paschi: o lunedì a mezzogiorno i vertici di Rocca Salimbeni ritirano le previste esternalizzazioni (2.300 gli addetti coinvolti su 4.600 tagli complessivi) o ci sarà un altro sciopero dopo quello che a luglio ha coinvolto migliaia di dipendenti.
L'ultimatum è stato consegnato ieri dai cinque coordinatori senesi del primo tavolo sindacale del Monte (Fisac, Fabi, Fiba, Uilca e Dircredito) al direttore delle risorse umane Ilaria Dalla Riva nel quarto degli incontri semi-carbonari tra sindacati e azienda che si sono susseguiti in queste settimane a Siena. Il problema con cui si sta misurando l'amministratore delegato Fabrizio Viola, chiamato a risanare il Monte dopo essere riuscito a rilanciare Popolare Emilia Romagna senza mettere le mani nelle tasche dei soci, è fare digerire un piano che prevede risparmi complessivi per 600 milioni. La metà di questi sono sostanzialmente imputabili alle esternalizzazioni, su cui i sindacati hanno però dichiarato una guerra totale.
Da qui la difficoltà di fare quadrare i conti: visto che anche se fosse cancellato il contratto integrativo aziendale («Cia»), oggi molto variegato e comunque da riscrivere, non assicurerebbe sufficiente «gettito». Da qui la determinazione con cui Viola sta procedendo sui tagli previsti dal piano, mentre a distanza il presidente Alessandro Profumo non lesina critiche alla precedente gestione, ribadendo come questa sia l'ultima chance per la banca senese.
Il piano industriale dovrà, però, superare il vaglio dei dipendenti di Mps. Con un dettaglio «politico» ricavabile tra le pieghe della normativa: se non dovesse essere individuata una soluzione a Siena entro i 53 giorni previsti dalla procedura (comunque procastinabile), la trattativa potrebbe trasferirsi a Roma: sarebbe la prima volta, dal 2000, che una banca italiana non riesce a risolvere «in casa» il problema.
Si rasserena, invece, il clima in Borsa, dove ieri il Monte ha recuperato il 6,46% a 22 centesimi, risollevandosi dalla discesa dei giorni precedenti.
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