Telecom, la Spagna riapre il valzer delle svalutazioni

Telecom, la Spagna riapre il valzer delle svalutazioni

Telefónica ha aperto le danze. Nelle note a piè di pagina della trimestrale il gruppo tlc spagnolo ha reso noto di aver proceduto a una svalutazione complessiva per 542 milioni (379 milioni al netto delle tasse) sulla quota del 46,2% detenuta in Telco, la scatola che controlla il 22,5% di Telecom.
In realtà il grosso della svalutazione (482 milioni) è stato effettuato nel primo trimestre del 2012 per portare il valore di carico dei titoli a quota 1,5 euro come gli altri soci (Generali, Intesa e Mediobanca). La mossa resa nota ieri dovrebbe aver leggermente abbassato il prezzo della quota in un range compreso tra 1,4 e 1,44 euro. Se gli azionisti italiani seguissero l'esempio iberico, si tratterebbe di un impatto di qualche decina di milioni nel trimestre, più evidente per le Generali che nel 2011 e anche nel 2012 hanno pagato a caro prezzo la scelta compiuta nel 2007 supportando Bernabé ed entrando nella stanza dei bottoni. Un costo che quest'anno per il Leone ha già pesato per 718,6 milioni tra aumento di capitale e finanziamento soci per Telco.
La «ricchezza» di quella scatola è il controllo di Telecom, ma a 0,674 euro per azione i 2,8 miliardi di valore di mercato a malapena bilanciano il bond Telco da 1,75 miliardi che i soci detengono e il finanziamento da 1,05 miliardi concesso dal pool Unicredit-Intesa-Mediobanca (con Hsbc e SocGen) con scadenza 27 novembre 2013. Queste ultime vantano un pegno sul 12,9% di Telecom con obbligo di riacquisto per gli azionisti in caso di escussione. Un esborso da 1,6 miliardi ai prezzi attuali.
Ecco perché l'imperativo di Bernabé e dell'ad Marco Patuano non può essere che quello di creare valore. Il cda di oggi sulla trimestrale costituirà un'occasione per parlare di scorporo della rete (non tutti gli analisti sono convinti che uno spin-off sarebbe salvifico). I conti - secondo Bloomberg - dovrebbero evidenziare un calo del 3% dei ricavi a 7,9 miliardi (soprattutto a causa della crisi in Italia), mentre l'utile lordo del trimestre dovrebbe flettere del 14,8% a 1,17 miliardi.
Tra gli argomenti che il cda potrebbe discutere anche un ulteriore approfondimento del caso «dossier illegali».

In particolare, i consiglieri valuteranno se l'ipotesi di reato di ricettazione ascritta all'ex presidente Tronchetti Provera (relativamente alla sottrazione di documenti da parte della ex security Telecom alla filiale brasiliana di Kroll) sia compatibile con la riapertura dei termini per un'azione di responsabilità.

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