Elettrificazione e guida autonoma sono i punti cardine dell'auto di un futuro sempre più prossimo, soprattutto nel caso dei motori a bassissime e zero emissioni. Capofila degli enormi investimenti sulle nuove tecnologie continua a essere il gruppo Volkswagen. Di queste ore è l'annuncio che il colosso di Wolfsburg destinerà, entro il 2024, ben 60 miliardi in quella che l'ad Herbert Diess descrive come «auto del futuro», 16 miliardi in più rispetto a quanto comunicato nel 2018. All'elettrificazione dei modelli andrà più della metà, 33 miliardi di euro. A questo punto, gli investimenti del gruppo tedesco relativi a «green» e connettività saliranno dal 30% al 40% della quota complessiva.
Il maxi-investimento deliberato da Volkswagen rappresenta più di un quarto di quanto le aziende automobilistiche, secondo un'analisi di AlixPartners, sono chiamate a sborsare da qui ai prossimi 5 anni, ovvero 275 miliardi di dollari, dei quali solo 225 riguarderanno l'elettrificazione dei modelli. Ma tutto ciò dovrà essere accompagnato da un cambio di paradigma, come spiega McKinsey nell'ultimo studio sul settore europeo dell'auto: da comparto preposto alla vendita di veicoli e servizi a industria della mobilità capace di offrire molteplici soluzioni per il trasporto delle persone e delle merci. E anche qui il gruppo Volkswagen è sicuramente all'avanguardia.
La velocità con il quale il comparto automobilistico sta affrontando il cambiamento in atto, con la spinta fondamentale delle nuove normative sulle emissioni, è impressionante. Chi non segue l'evoluzione in atto rischia di essere tagliato fuori con conseguenze immaginabili. Da qui l'esigenza di unire le forze per condividere gli investimenti, azione che vede ora Fca impegnata a stringere un patto di ferro con i francesi di Groupe Psa. Proprio il gruppo guidato da Mike Manley sta sperimentando, grazie all'apporto di Vodafone e Tim, la tecnologia 5G con tutte le applicazioni in grado di rendere la mobilità nelle città più fluida, sicura e virtuosa. E in proposito lo sviluppo delle infrastruttre adeguate non può più farsi attendere. Fca e Groupe Psa, che prima di Natale dovrebbero siglare la lettera d'intenti che porterà alle loro nozze (la cerimonia sarà comunque fissata non prima di un anno), oltre a dar vita al quarto costruttore mondiale, si scambieranno i rispettivi know how su elettrificazione e connettività per presentarsi puntuali alle tappe intermedie che contrassegnano il futuro della mobilità. Il gruppo Volkswagen resta la «lepre», il modello da seguire anche in tema di condivisione delle piattaforme al suo interno.
Ecco allora, per esempio, che Fca potrà beneficiare delle piattaforme «multienergy» create da Carlos Tavares, attuale ad di Psa e futuro capo operativo del gruppo italo-americano-franco-tedesco, per la nascita delle nuove generazioni dei modelli elettrificati. E non solo.
Ai francesi, invece, tornerà sicuramente utile l'«Innovation lab» di Maserati, a Modena, centro di eccellenza dove operano soprattutto giovani ingegneri, provenienti da 17 Paesi diversi.
I suoi simulatori di ultimissima generazione permettono soprattutto di studiare e sviluppare, in anticipo rispetto all'impiego nei test su strada, le vetture elettrificate previste nei piani futuri, in questo caso del Tridente.
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