I voli Windjet sono tutti fermi partire dalla mezzanotte di ieri. La compagnia low cost, dopo l'interruzione delle trattative con Alitalia, ha deciso di sospendere l'operatività in tutti gli scali. Sarebbero sorti anche problemi per l'approvvigionamento del carburante. Alcuni mezzi sarebbero già stati riconsegnati alle società di leasing, in Irlanda. L'Enac conferma, precisando che si tratta di una decisione della compagnia aerea. Il fallimento di Windjet, a cui l'Enac è pronta a ritirare la licenza, mette in difficoltà oltre 300mila passeggeri (riprotetti su altri 5 vettori) e a rischio 500 posti di lavoro.
E sul caso interviene il ministro Corrado Passera (nella foto). L'unità per la gestione delle vertenze aziendali del ministero dello Sviluppo ha convocato, per martedì, la compagnia catanese e Alitalia. Sul tavolo «l'improvvisa e inaspettata interruzione di una trattativa rispetto a cui il governo aveva ricevuto recenti informazioni di un esito positivo». All'incontro, oltre agli enti locali e ai sindacati (che hanno sollecitato la mediazione di Passera), sarà presente anche l'Ente nazionale per l'aviazione civile (Enac) entrata in rotta di collisione con la stessa Alitalia sulle responsabilità della situazione.
«Respingiamo con forza le dichiarazioni del presidente dell'Enac, Vito Riggio, secondo il quale l'Alitalia deve farsi carico di un problema che anche lei ha creato. Il gruppo non è in alcun modo responsabile della situazione di caos della compagnia catanese», ha replicato, in una nota, la compagnia presieduta da Roberto Colaninno, che ha reso noto di aver riprotetto dal 4 agosto a oggi, senza costi aggiuntivi, oltre 2.100 passeggeri operando anche voli speciali. Ma le parti si rimpallano la responsabilità sulla fine delle trattative. Per Alitalia «le autorità erano a conoscenza delle enormi difficoltà dell'operazione, dovute agli inadempimenti di Windjet». Non è così per la compagnia catanese che ribatte: le condizioni per chiudere l'accordo entro il 27 luglio e le richieste di Alitalia «erano state pienamente soddisfatte», le ragioni del rinvio «non sono dipese da questioni legate alla situazione economica, essendo il valore dell'operazione ben delineato fin dall'inizio delle trattative». E aggiunge: la stessa Alitalia dovrà spiegare «innanzi alle autorità giudiziarie, i motivi per cui non ha inteso dare luogo al closing» e quelli per cui, nel frattempo, «ha imposto nuovi termini e condizioni, alcune delle quali vessatorie, e addotto meri pretesti, in una situazione così grave, per rinviare la chiusura». Per il segretario nazionale dell'Ugl Trasporto aereo, Francesco Alfonsi, l'ostacolo è rappresentato dall'Antitrust. «La trattativa per la Windjet non solo non potrebbe chiudersi per via della situazione irreversibile in cui si trova la compagnia - rileva Alfonsi - ma anche per le norme rigide e altamente restrittive dell'Antitrust, che pongono condizioni difficili per l'acquisizione da parte di Alitalia».
Nel frattempo il presidente dell'Enac, Riggio, ha assicurato che i passeggeri Windjet saranno tutti riprotetti da altre compagnie, seppur con un aggravio dei costi (80 euro al massimo, incluse le tasse sulle tratte nazionali). Iniziativa che vede opporsi fermamente anche la Fiavet (agenzie di viaggio).
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