Elezioni, la guerra Pdl-Lega fa traballare anche le roccheforti

Nella Lega cresce la voglia di andare alla conta. Ma l’esito del consiglio federale di lunedì scorso in via Bellerio, che ipotizza candidature solitarie nei comuni al di sotto dei 15mila abitanti, oltre che in diverse città del Varesotto, non piace al Pdl. Mario Mantovani, coordinatore regionale del Pdl, prova a tranquillizzare gli animi: «Non ho ancora incontrato il coordinatore leghista Giancarlo Giorgetti. Ho invece incontrato alla Camera il ministro Bossi e l’ho trovato molto conciliante, disponibile a una soluzione anche per Desio. È anche interesse loro correre insieme, se non in qualche raro caso». Insomma, il Pdl è persuaso che anche per i leghisti sia preferibile correre insieme, per evitare di mettere a rischio la vittoria in molti comuni.

Come spiega Viviana Beccalossi, vicecoordinatore regionale del partito, «se si decide di correre da soli, allora anche il Pdl andrà per i fatti suoi».
E il centrodestra a Milano serra i ranghi, secondo gli ultimi sondaggi per la Moratti sarebbe inevitabile il ballottaggio, è sotto il 49 per cento.