(...) Una vicenda che nel 2005 vide la Provincia procedere allacquisto del 15 per cento di azioni Serravalle dal gruppo dellimprenditore Marcellino Gavio per diventare così socia assoluta di maggioranza della società autostradale. Costo delloperazione, 238 milioni di euro. Lallora sindaco Albertini denunciò però il presidente della Provincia, Filippo Penati, sia davanti alla magistratura amministrativa che a quella contabile perché, in sintesi, «non era stato rispettato il patto di sindacato su Serravalle siglato dalla Provincia con il Comune» e perché «il controllo della società Serravalle era già nelle mani della provincia» ovvero quelloperazione finanziaria messa in piedi dal presidente Penati era inutile allo scopo.
Denunce che, tra laltro, coinvolsero anche larbitrato che, oggi, «dà ragione al Comune e condanna Penati al pagamento di 400mila euro» chiosa lex sindaco di Milano. Il collegio arbitrale, aggiunge il capogruppo provinciale di Fi Bruno Dapei, nella sostanza denuncia che «sono state deliberatamente violate norme che invece, se rispettate, non avrebbero consentito di far concludere in fretta e furia unoperazione il cui danno alla parte pubblica è sempre più evidente». Dunque, «la condanna dellarbitrato sul comportamento di Penati attiene ad aspetti tecnici e politici. Adesso va fatta piena chiarezza sui motivi che spinsero Penati a non rispettare quel patto di sindacato».
E mentre il capogruppo di An, Giovanni De Nicola, preannuncia «un esposto contro Penati alla Corte dei Conti non appena il Comune renderà esecutivo il lodo arbitrale» altrimenti commetterebbe unomissione di atti dufficio, il coordinatore regionale di Fi Guido Podestà osserva che «con loperazione Serravalle, Penati ha compiuto un tradimento della missione istituzionale e un danno al patrimonio dei milanesi».
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