Elicotteri Usa, si riapre la gara Finmeccanica di nuovo in lizza

La Corte dei conti Usa: da rivedere il verdetto favorevole a Boeing. Contratto da 13 miliardi

da Milano

Si riaprono i giochi per l’assegnazione del maxi contratto da 13 miliardi di dollari legato alla fornitura di un nuovo elicottero militare da ricerca e soccorso per l’aeronautica statunitense.
A tornare in campo è l’azienda elicotteristica di Finmeccanica, AgustaWestland, che insieme al partner americano Lockheed Martin era uscita sconfitta dalla competizione, conclusasi lo scorso novembre con la vittoria di Boeing e del suo elicottero HH-47.
Ma sia Lockheed Martin, sia l’altro contendente battuto, Sikorsky, hanno ritenuto la scelta dell’aeronautica in favore di Boeing viziata da errori di valutazione delle offerte e delle caratteristiche degli elicotteri.
Una prima serie di ricorsi ha trovato in febbraio parziale accoglimento da parte del Gao, General Accounting Office, una specie di Corte dei Conti Usa. Il Gao ha chiesto all’aeronautica di rivedere la valutazione considerando nuove informazioni, ma la forza armata ha cercato di limitare al minimo il nuovo esame. Così Lockheed Martin e Sikorsky hanno nuovamente protestato e giovedì il Gao ha dato loro ragione: l’aeronautica dovrà valutare nuove offerte economiche e riconsiderare le capacità degli elicotteri. Un brutto colpo per Boeing, che sperava di portare a casa la commessa per 141 elicotteri di serie e 4 prototipi. Un programma che vale intorno ai 13 miliardi, ai quali se ne aggiungeranno altri 20 per il supporto logistico.
Il Gao è stato chiaro: se la valutazione delle nuove offerte mostrerà che la proposta Boeing non è la migliore, il contratto andrà annullato e assegnato a uno degli altri due concorrenti.
Anche se il Gao può solo fare raccomandazioni, solitamente le forze armate le prendono molto sul serio. Ora l’aeronautica ha 60 giorni per rispondere ai rilievi e il processo di ripresentazione delle offerte e nuova valutazione richiederà diversi mesi. Sikorsky offre l’HH-92, mentre Lockheed Martin, Agusta Westland e Bell Textron propongono l’US101, un elicottero molto simile al VH-71 che il Pentagono ha già scelto come nuovo elicottero presidenziale.
Non solo, l’elicottero italiano sembra essere più gradito agli utenti finali rispetto al più grosso e pesante velivolo Boeing, al punto che il Capo di Stato Maggiore dell’aeronautica si lasciò scappare, dopo l’annuncio della scelta dell’HH-47, che quello non era l’elicottero che lui avrebbe preferito. Anche questa nuova battaglia sarà comunque aspramente combattuta. L’elicottero Boeing ha il vantaggio di essere in produzione di serie per l’esercito in ben 450 esemplari.

Magari non è l’ideale per l’aeronautica, però offre vantaggi di standardizzazione, addestramento e inoltre è disponibile in fretta. Ma i ritardi provocati dalla diatriba legale favoriscono il consorzio di Finmeccanica (ieri 1,37% a 21,51 euro).

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