Emilio Fede l’aveva ribattezzata «la santa con l’aureola autorizzata ». Sante parole. Sua moglie Diana De Feo, giornalista del Tg1 e dal 2008 senatrice delPdl, non l’ha mai lasciato a se stesso quando forse se lo sarebbe meritato: il gioco d’azzardo, le chiacchiere sulle avventure extraconiugali, il lavoro che fagocitava la vita familiare. Non abbandonerà neppure adesso il marito che, alla vigilia degli 80 anni, si ritrova ad affrontare il momento più difficile della sua vita: un processo a Milano con l’accusa di aver organizzato un giro di prostitute.
Quella santa donna di Diana De Feo assolve ancora Fede. Lo fa con serenità e tenerezza, con parole semplici da cui traspare un velo di amarezza senza rimproveri. «Emilio ce la farà, ho fiducia in lui», dice sua moglie intervistata da Chi , settimanale pubblicato dalla Mondadori oggi in edicola. «Umanamente mi dispiace molto. Ci siamo parlati. È scosso, ma ce la farà». È la forza, e insieme la certezza, di chi ne ha viste tante. Il coraggio di chi non fugge nell’ora della prova.
Fede è un uomo con cui le mezze misure non funzionano. Da cronista è stato nei giornali e in tv, fu tra i primi a raccontare l’Africa negli anni delle guerre civili, fece programmi d’inchiesta e condusse un gioco televisivo a quiz, Test . Ha fatto il direttore del Tg1 e si è candidato alla Camera con il vecchio Psdi prima di essere folgorato da Silvio Berlusconi, che l’ha voluto a dirigere i tg di Italia 1 e Rete 4. Ha scritto libri, creato scandali, piantato bandierine sbagliate, polemizzato con mezzo mondo. A quasi 80 anni resiste sulla poltrona di direttore. E, caso più unico che raro nel mondo dell’immagine, il rapporto con la moglie non è mai venuto meno.
Il matrimonio risale al 1964, fra tre anni Diana De Feo ed Emilio Fede festeggeranno le nozze d’oro. Hanno due figlie, Sveva e Simona. La coppia ha attraversato traversie d’ogni tipo, lontananza, lavori diversi, pettegolezzi, guai giudiziari. Anche quella parola, tradimento, che pone fine a tante storie, ma non a questa. «L’ho messo alla porta più di una volta, ma c’era sempre Sveva che lo riportava a casa», ha ammesso la moglie in un’intervista a Claudio Sabelli Fioretti di qualche anno fa.
Lady Fede non ha mai cercato riflettori che non fossero quelli dello studio del Tg1, sempre a fianco del marito anche se mezzo passo indietro. Sapeva che giocava, talvolta l’ha accompagnato benché sostenga di non sapere giocare e che non le piace vincere. Sapeva che lui la tradiva, che è un bugiardo di prima classe: «Non capisci mai se dice una bugia quando dice una cosa vera o se dice una cosa vera quando dice una bugia», ha rivelato. «La mia aureola è frutto della sua lunghissima coda di paglia. Ma è vero che io sono paziente. Non combatto le battaglie che non posso vincere».
E dunque oggi Diana De Feo, nipote di un notaio, figlia dell’ex segretario di Togliatti, avanza di un passo scegliendo di fare da scudo al consorte mentre il caso Ruby subisce un’accelerazione con l’avviso di chiusura indagini, e lo strascico di intercettazioni, testimonianze, accuse imbarazzanti. Perfino il sospetto di aver sottratto denaro a Berlusconi, il secondo grande amore della vita di Fede.
«Come moglie ho piena fiducia di mio marito - ripete a Chi - , sono convinta che quando le intercettazioni saranno esaminate non verrà fuori nulla di compromettente. Mi dispiace per tutto, ma credo che si risolverà presto. Ho fiducia in lui e nella giustizia. Emilio è un grande giornalista e un personaggio pubblico che fa notizia. Alcuni colleghi probabilmente hanno enfatizzato la sua posizione».
È una solidarietà alla quale Fede ha corrisposto con una lettera aperta sempre affidata alle pagine della rivista di Alfonso Signorini. «Cara Diana, ti dovevo di più», è la sua confessione. «Ti ho dato poco. Anche in questi giorni hai dimostrato una straordinaria forza d’animo.
Come sempre, sai - e devi - andare a testa alta ». Il direttore del Tg4 ripercorre la lunga storia con la moglie. Conclude così: «Berlusconi qualche volta mi dice che Diana è la parte migliore della famiglia. Credo che abbia ragione. Continua a esserlo».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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