da Milano
Avanti con lOpa su Endesa: oggi Fulvio Conti, amministratore delegato dellEnel, presenta infatti alla Cnmv (la Consob spagnola) il prospetto dellofferta congiunta con Acciona che prevede un prezzo di 41 euro per azione, più gli interessi maturati dal 26 marzo, ma al netto dei dividendi: unoperazione che supera i 43,5 miliardi di euro. Le azioni di Endesa sono 1,058 milioni. La Cnmv aveva posto il blocco di sei mesi per il lancio dellopa Enel, a meno che i tedeschi di E.On non avessero ritirato la loro opa. Con laccordo Enel-E.On questo scoglio dovrebbe essere superato, la Commissione spagnola dovrà comunque esaminare i documenti. Lad del gruppo italiano, Fulvio Conti, non ha nascosto però lobiettivo di concludere tutta loperazione entro la fine di luglio.
Lunedì sera il cda Enel aveva intanto approvato alcuni importanti aspetti finanziari a supporto dellopa. In primo luogo era stata decisa la stipula di una linea di credito sindacata da 35 miliardi di euro, divisa in tre tranches: una di 10 miliardi a un anno con opzione per altri 18 mesi, una seconda di 15 miliardi a tre anni e una terza da 10 miliardi a 5 anni. Il tasso dinteresse sarà legato al rating pro tempore. Loperazione è stata sottoscritta interamente da un pool di banche che comprende Mediobanca, Ubs, Intesa, Unicredit e Santander. Nei prossimi giorni il pool potrebbe essere allargato ad altri istituti, nel ruolo di arrangers.
Il cda ha anche approvato il rinnovo delle emissioni a medio termine, elevandone limporto da 10 a 25 miliardi di euro, e e ha deciso lemissione da parte dellEnel di uno o più prestiti obbligazionari da collocare presso investitori istituzionali entro il 31 dicembre di questanno, per un importo complessivo pari a cinque miliardi.
Mentre la marcia dellEnel verso Endesa fa così un nuovo passo avanti, ieri la Cnmv ha ufficialmente comunicato il fallimento dellOpa da 42,3 miliardi di euro di E.On: solo il 6,01% degli azionisti del gruppo spagnolo ha infatti accettato lofferta a 40 euro per azione, che E.On nellaccordo con lEnel si è impegnata a rifiutare, non avendo raggiunto il 50,01%. Per Wulf Bernotat, numero uno della società di Dusseldorf, si tratta del secondo rifiuto che deve incassare, dopo quello di Scottish Power nel 2005.
Da parte sua la Cassa di Madrid ha annunciato che deciderà se accettare lofferta dellEnel, consegnando il 10% di Endesa in suo possesso, solo al termine dellOpa «in linea con la prudenza sempre adottata nelle determinazioni riguardo Endesa».
Va ricordato che la banca madrilena si era schierata a favore di E.
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