Enel esce da Wind e fa cassa

Sarà ceduto il 26,1% di Weather per 1,96 miliardi. Il dividendo salirà di 3-4 cent

Paolo Giovanelli

da Milano

L’Enel ha chiuso ieri la sua avventura nelle tlc: il cda ha infatti approvato la cessione del 26,1% del capitale di Weather al gruppo egiziano Sawiris per 1.962 milioni di euro da pagarsi in due tranche. In Weather era confluito il controllo di Wind, la società telefonica che era stata fondata dall’Enel nell’era Tatò. L’uscita da Weather dovrebbe permettere all’Enel di distribuire a giugno un dividendo aumentato di 3-4 centesimi rispetto a quello previsto di 24 centesimi, grazie a una plusvalenza di 256 milioni. Fulvio Conti, ad Enel, ha fatto notare che a conclusione dell’operazione la società avrà valorizzato la sua partecipazione nel settore per un totale di circa dodici miliardi di euro: 3,6 in contanti con la prima tranche uniti ai circa 7 miliardi di debito deconsolidato, cui si aggiungono ora i quasi due miliardi della chiusura dell’affare.
Si conclude così una lunga, e anche difficile, trattativa tra l’Enel e Naguib Sawiris alla ricerca di una sistemazione della quota in mano al gruppo italiano: inizialmente, infatti, gli accordi prevedevano una quotazione della società. L’andamento borsistico del settore aveva tuttavia sconsigliato un collocamento, che aveva come unica alternativa una cessione a Sawiris. L’Enel voleva disfarsi della partecipazione per «fare» liquidità, mentre l’egiziano voleva avere le mani libere sul futuro della società. Il problema, inevitabilmente, era il prezzo. Quello pagato da Sawiris corrisponde, nota un comunicato dell’Enel, a una valorizzazione di Weather pari a 7,5 miliardi di euro. Il trasferimento delle azioni è previsto entro la fine dell’anno, mentre il pagamento avverrà in due soluzioni: una prima tranche di un miliardo verrà versata al momento del trasferimento della partecipazione in Weather, mentre la seconda di 962 milioni verrà corrisposta entro i 18 mesi successivi. Sulla seconda tranche è prevista la maturazione di interessi a tassi di mercato. A garanzia del pagamento della seconda tranche è prevista la costituzione di un pegno, senza diritto di voto, sul 26,1% del capitale di Weather.

Nell’accordo è infine previsto un meccanismo di earn out: all’Enel verrà corrisposta un’integrazione del prezzo pagato per la quota ceduta se entro 18 mesi Sawiris trasferirà a terzi (o più probabilmente collocherà in Borsa) le azioni a un prezzo superiore a quello pagato all’Enel.

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