Enrico Mentana raccontato col tono di «Sfide»

Super adrenalinico, Enrico Mentana è uno che scende dalla macchina, entra in redazione, si microfona da solo mentre parte la sigla del tg e va in onda senza fogli scritti. Lo raccontano così tutti quelli che hanno lavorato con lui, al Tg1, al Tg5 e ora al TgLa7. È il «giornalismo a braccio» del miglior fondatore e rivitalizzatore di tg in circolazione. Quella dedicata a Mentana è la prima di quattro «biografie non autorizzate di anchorman di successo» - le altre riguarderanno Bruno Vespa, Gad Lerner e Michele Santoro - proposte da Matador (Raidue, martedì ore 23,40), un programma di Simona Ercolani con la voce di Roberto Pedicini. Che recita: «Nella notte in cui Pietro Mennea fa il record del mondo a Città del Messico inizia la corsa di Enrico Mentana al Tg1». Oltre all’intervista al protagonista, ci si avvale di numerose e qualificate testimonianze, di una puntuale ricerca d’archivio, di una scrittura che sta tra cronaca e prospettiva storica. Da Craxi a Tangentopoli, dalla discesa in campo a Eluana Englaro, attraverso le assunzioni e i cambi di testata, gli editoriali, i duelli elettorali che lo accreditano come anchorman «terzo», scorrono le immagini di trent’anni di storia d’Italia. E si scopre come avvenne la chiamata per il nascente Tg5, come si consumò la rottura con Mediaset per le troppe interviste di Di Pietro a Matrix, come si concretizzò la trattativa per l’approdo a La7.

Tutto raccontato con piglio moderno e gusto del retroscena, nello stile di Sfide, l’altro programma firmato da Ercolani con lo stesso gruppo di lavoro (Andrea Felici, Claudio Moretti e Andrea Doretti) in onda quasi in contemporanea su Raitre.

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