Dopo anni di crescita, rallentano più del resto del mercato i piccoli e medi editori. La conferma viene dai dati NielsenBookScan presentati oggi a «Più libri più liberi», la fiera nazionale della piccola e media editoria in programma fino all'11 dicembre al Palazzo dei Congressi di Roma.
Cala l'ombra del segno meno sul settore del libro: a fine ottobre si registra infatti un -0,7% sul totale del mercato (pari a -7,1 milioni di euro di spesa in meno) nei canali trade (librerie tradizionali, catene di librerie, grande distribuzione e internet). Una novità, dopo anni di performance di tutto rispetto per il comparto. Migliorano invece i dati a volume: il numero di copie vendute nello stesso periodo registra infatti un +0,4% complessivo. Nella Grande distribuzione il dato arriva al +1,6%, mentre cresce poco (dello 0,1%) per librerie e on line.
Crescono a valore solo il settore ragazzi (+5,7%) e la non fiction pratica (in cui rientrano libri per il tempo libero, libri di cucina, famiglia e benessere) (+4,7%); sostanzialmente stabile la non fiction generale (in cui rientrano testi d'arte, religione, attualità, storia) con un +1,1%. Perde invece un 2,4% la fiction (ma i libri per il Natale sono da poco arrivati in libreria). Resta stabile il peso dei tascabili rispetto all'hardcover.
Librerie e internet registrano un +0,1%: insieme valgono l'83,4% del mercato (nel 2010, nello stesso periodo, erano all'82,8%). Perde quota in modo significativo (-4,1%) la Grande distribuzione organizzata (Gdo), che si attesta sul 16,6% (era al 17,2% nel 2010) risentendo della minore capacità (e frequenza di visita: la quarta settimana!) di spesa delle famiglie italiane.
Perdono quasi il 5% (il 4,8% per la precisione) i piccoli e medi editori in questo 2011. E «valgono» oggi il 12,8% del mercato (escluso la GdO). Riacquistano quindi posizioni i grandi editori, che recuperano lo 0,8% complessivo del mercato a valore a prezzi di copertina. Nel 2010 e nel 2009 sull'analogo periodo, i piccoli, avevano invece mostrato performance diametralmente opposte: + 14,9% (2009 rispetto al 2008) e + 6,2% (2010 rispetto al 2009).
Crescono quasi del 9% (8,7% per la precisione) le vendite (esclusa GdO) dei piccoli e medi editori nel settore dell'editoria per bambini e ragazzi e crescono quasi dell'1% (dello 0,9% per la precisione) nella non fiction pratica. Perdono invece il 9,2% (pari a 5,1milioni di euro) nel segmento della fiction e l'8,4% nella non fiction specialistica (in cui rientrano testi di filosofia e pedagogia, computer, linguistica, etc).
«Il Natale, per grandi e piccoli, è ancora alle porte e non è facile prevedere quelli che saranno i comportamenti dei lettori nelle prossime settimane - spiegao il presidente dell'Aie, Marco Polillo -. Titoli di autori importanti non hanno ancora dispiegato i loro effetti di vendita.
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