da Firenze
«Non ce la facevo più a vederla soffrire». Una frase secca per spiegare un gesto talmente tragico che neppure lui, forse, riesce a capire fino in fondo. Protagonista di una vera e propria tragedia del dolore un pensionato pratese di 77 anni. Ieri pomeriggio lex vigile urbano, papà di un ispettore di polizia, ha sparato tre colpi di pistola alla moglie, da tempo affetta dal morbo di Alzheimer. La donna, 82 anni, era ricoverata nel reparto di medicina dellospedale Misericordia e Dolce di Prato: le sue condizioni erano peggiorate. Lanziana, ormai in fase terminale, era a letto quando alle cinque del pomeriggio è arrivato il coniuge. In camera cerano altre cinque degenti: lanziano si è avvicinato alla consorte, le ha coperto gli occhi con un asciugamano e le ha sparato un colpo al viso, uccidendola. Due micidiali colpi alla testa e uno al cuore le sono stati fatali. Nel reparto gremito di gente è scoppiato il putiferio. Lui si è messo in un angolo e ha chiamato la polizia, ma quattro agenti, che si trovavano nel nosocomio, erano già accorsi sul posto e lhanno bloccato.
Il pensionato adesso è in stato di arresto. Il pm Laura Canovai disporrà lautopsia sulla salma, anche se la dinamica del delitto sembra ormai piuttosto chiara. Il pensionato è uscito di casa con la pistola, unarma regolarmente denunciata, e si è diretto allospedale. Una volta nella stanza dove si trovava ricoverata la moglie ha esploso tre colpi ferendo mortalmente la poveretta. Quando sono arrivati gli uomini dellufficio volanti, coordinati dal vice questore aggiunto Fabio Di Chierri, luomo era in stato di choc. Dopo una vita passata insieme alla moglie aveva premuto il grilletto per porre fine alle sue sofferenze. Non avrebbe mai immaginato di arrivare a puntare la pistola contro sua moglie che lo fissava inerme, costretta in un letto dospedale, inebetita dallAlzheimer.
Una malattia subdola, che incomincia con qualche vuoto di memoria per poi trasformarsi in un baratro dove non cè spazio neppure per gli affetti, per i volti delle persone amate.
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